Cronache

La contatta con la scusa:"Ho l'assegno". Poi il massacro a colpi di accetta

Tragedia a Trento. Marito uccide la moglie e cerca di suicidarsi, ora è in rianimazione. Era ai domiciliari proprio per le continue violenze verso la compagna

La contatta con la scusa: "Ho l'assegno".  Poi il massacro a colpi di accetta

Ennesimo femminicidio. Questa volta a farne le spese è una mamma di quattro figli di 42 anni. L'omicida è il marito, la donna è stata massacrata a colpi di accetta. Così è morta Deborah Saltori, originaria di Vigo Meano, - si legge sul Corriere della Sera - piccolo sobborgo rurale a pochi chilometri dalla città di Trento. A ucciderla il marito Lorenzo Cattoni, di tre anni più giovane, che dal 2 dicembre si trovava agli arresti domiciliari a casa dei genitori per maltrattamenti ai danni proprio della moglie. Erano da poco passate le 15.30 quando un contadino, attraversando la campagna per raggiungere il proprio appezzamento, ha visto il corpo sanguinante di Lorenzo, fuori dal capanno nella sua proprietà e ha lanciato l’allarme. Quando gli investigatori sono entrati nel capanno dove l’uomo custodiva i suoi attrezzi, si sono trovati di fronte al corpo di Deborah.

Secondo le prime ricostruzioni, dai messaggi che i due si sarebbero scambiati nelle ore precedenti, - prosegue il Corriere -sarebbe stato l'uomo a attirare nella trappola la moglie, con la quale era in corso una causa di separazione. Deborah, 42 anni, aveva quattro figli, tre ragazzi di 17, 16 e 14 anni da una precedente unione e il più piccino di 4 anni e mezzo, avuto proprio con Cattoni. Lui le avrebbe scritto di raggiungerla nel suo campo perché le avrebbe voluto dare un assegno per il mantenimento del bimbo. Una volta lì, i due hanno discusso; quindi i colpi letali. A quel punto l’uomo si sarebbe procurato delle lesioni profonde con un coltello, perdendo i sensi e accasciandosi al suolo.