Cronache
Altro che Ave Maria, la maestra sospesa usava l'olio di Medjugorje sui bambini
La donna, sospesa due settimane fa, avrebbe anche usato teorie millenariste per condannare comportamenti a suo dire "peccaminosi"
Il direttore Feliziani: "Non è stato solo per un Ave Maria"
Le lunghe riflessioni del preside di Oristano sono nate a seguito dell’intervento precedente del direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Francesco Feliziani, che, in un'intervista ad Adnkronos, aveva esplicitato che l’Ave Maria fosse solo una “strumentalizzazione” della vicenda per coloro che difendevano i metodi didattici dell’insegnante. “Non si è trattato – ha detto il dirigente del ministero della Pubblica istruzione con sede a Cagliari – di un provvedimento dettato da ‘furia iconoclasta’, come l’ha definito il presidente Christian Solinas – sottolinea all’Adnkronos – ma di un iter garantista seguito dall’organo collegiale di competenza”. L’ultimo episodio dell’Ave Maria fatta recitare in classe ai bambini sarebbe solo l’ennesima segnalazione contro la maestra, finita altre volte nel mirino non solo da parte dei genitori ma anche per proteste sollevate da altri docenti. E sempre sulle pratiche religiose impartite ai bambini durante le ore di lezione”, ha aggiunto Feliziani. In poche parole - conclude - la sospensione inflitta alla maestra è un’azione disciplinare che è un cumulo con i precedenti richiami. Normativa alla mano, dopo un tot di segnalazioni, scatta infatti il provvedimento più corposo, come appunto la sospensione dal servizio e anche la riduzione dello stipendio.
In quest’ottica, sul presidente della Sardegna, ha aggiunto Tilocca: ”Appaiono fuori luogo le bizzarre dichiarazioni del presidente Christian Solinas, vestito da crociato e le frettolose interrogazioni parlamentari tese a innescare una guerra di religione che non ha senso di esistere”.
Maestra sospesa a Nuoro, l’eco della vicenda nella politica
La vicenda scolastica è finita persino sul tavolo del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara e non sono mancati gli schieramenti a favore o meno di molti esponenti politici. Tra questi, sono arrivate le parole di sostegno di Emanuele Pozzolo, deputato di Fratelli d’Italia, che ha denunciato: “l’intolleranza verso la religione cattolica e l’integralismo laico”. E ha aggiunto: “Siamo di fronte a uno dei sempre più frequenti episodi di stupida e vergognosa intolleranza anticristiana”.
Alla notizia della sospensione, la maestra, dal canto suo, ha espresso la sua posizione rilasciando dichiarazioni all’Unione Sarda e all’agenzia Ansa: “C’era stata una riunione con tutti i genitori e ho chiesto scusa. Pensavo fosse finita lì, ma poi due sabati fa, mentre uscivo da scuola, mi hanno consegnato a mano la lettera raccomandata e sono rimasta senza parole. Non ha avuto il coraggio di aprirla subito – confessa - sono tornata a casa e l’ho aperta solo alle 22: sono rimasta scioccata”.
La vicenda giudiziaria ora è seguita dall’avvocata della Uil, Elisabetta Mameli, che presenterà ricorso. “Non penso di aver fatto nulla di male, oltretutto tutti i bambini seguono le lezioni di religione e si stanno preparando per la prima comunione – dice con la voce rotta dall’emozione la maestra Francangeli – Per me è una gioia andare a scuola. Mi mancano i bambini. Credo che questa sia un’ingiustizia: in molti tra colleghi e genitori mi hanno chiamato e mi stanno sostenendo. Adesso penso solo a quando potrò riabbracciare i bimbi”.