Cronache

Londra, Usman Khan già condannato per terrorismo. Scoppia il caso in Uk: era libero di colpire

Attacco London Bridge, omicida in libertà vigilata uno degli eroi che hanno bloccato il terrorista

Londra, Usman Khan già condannato per terrorismo. Scoppia il caso in Uk: era libero di colpire

Usman Khan, secondo i media britannici, indossava un braccialetto elettronico alla caviglia. Era stato rilasciato nel 2018 dopo 6 anni di carcere. Scoppia la polemica in Inghilterra - "Stiamo giocando alla roulette russa con la vita delle persone, lasciando noti, condannati criminali radicalizzati liberi in circolazione nelle nostre strade". Così l'ex capo dell'ufficio anti terrorismo britannico, Chris Phillips, si è sfogato contro "un sistema giudiziario che deve fare i conti con se stesso" dopo che è emerso che Usman Khan, l'uomo che ieri ha ucciso due persone, un uomo ed una donna, sul ponte di Londra, era stato rilasciato lo scorso anno in libertà vigilata dopo essere stato condannato per terrorismo nel 2012. "Facciamo uscire le persone dal carcere, prima le condanniamo per crimini molto, molto gravi e poi le rilasciamo quando sono ancora radicalizzati - ha aggiunto secondo quanto si legge sul sito della Bbc - così come diavolo possiamo chiedere ai nostri poliziotti e servizi di sicurezza di mantenerci al sicuro?". Mentre monta quindi la polemica sul rilascio di Khan, il Parole Board, la commissione che decide della libertà condizionale, fa sapere con un comunicato che non ha avuto "alcun ruolo" nella scarcerazione del killer che, stando a quanto rivelato dai media, aveva un braccialetto elettronico che avrebbe dovuto monitorare i suoi spostamenti.

Attacco London Bridge, omicida in libertà vigilata uno degli eroi che hanno bloccato il terrorista

Uno dei passanti 'eroi', come sono stati definiti dalla stampa britannica, che ieri hanno disarmato il jihadista Usman Khan sul London Bridge sarebbe un assassino che da poco ha ottenuto la libertà vigilata. Lo rivela il Daily Mail, secondo cui l'uomo si chiama James Ford, ha 42 anni e nel 2004 è stato incarcerato a vita, con una pena minima di 15 anni, per aver ucciso Amanda Champion, una 21enne con difficoltà di apprendimento. Per uno strano gioco del destino, Ford ieri pomeriggio si trovava sul London Bridge prorio quando Usman Khan stava aggredendo una donna. Come si vede dai numerosi video circolati in rete, il 42enne sarebbe riuscito a togliere il coltello all'attentatore, prima che venisse bloccato dalla polizia. Proprio vedendo i video in televisione, i parenti della ragazza uccisa hanno saputo che Ford era stato liberato. "Quell'uomo non è un eroe. È un assassino in libera uscita, circostanza di cui noi come famiglia non sapevamo nulla", ha detto Angela Cox, la zia di Amanda al giornale, spiegando di aver scoperto solo ieri che l'uomo era stato rilasciato. "L'ufficiale di collegamento di polizia mi ha chiamato dicendo che era in tv. Sono così arrabbiata. Lo hanno fatto uscire senza nemmeno dircelo. Non mi interessa quello che ha fatto oggi, è un assassino. È feccia. Amanda era mia nipote, lei era vulnerabile e lui le ha tolto la vita. Sapeva ciò che stava facendo. Le persone non cambiano". Ieri sera il Ministero della Giustizia si è rifiutato di commentare, ma fonti di Whitehall hanno confermato che Ford - che aveva scontato gli ultimi giorni della sua condanna all'HMP Standford Hill, una prigione nel Kent, era ieri sul London Bridge.

LONDRA, AGGRESSORE USMAN KHAN IN LIBERTA' VIGILATA DOPO CONDANNA TERRORISMO

L'uomo identificato dalla polizia britannica come l'aggressore che venerdì a Londra ha ucciso un uomo ed una donna prima di essere fermato dai passanti e poi ucciso dalla polizia, si chiamava Usman Khan, aveva 28 anni ed era in libertà vigilata. Lo ha reso noto il capo dell'anti terrorismo britannico Neil Basu. "L'individuo era noto alle autorità, era stato condannato nel 2012 per crimini collegati al terrorismo e rilasciato in libertà vigilata nel dicembre del 2018", ha dichiarato il funzionario di polizia specificando che "ora chiaramente le indagini dovranno stabilire come abbia potuto portare a termine questo attacco". Basu ha reso anche noto che è stata perquisita un'abitazione a Staffordshire, l'area dove abitava il sospetto.

LONDRA, PRIMA DI ATTACCO KILLER A CONFERENZA SULLA RIABILITAZIONE EX DETENUTI

Prima dell'attacco sul ponte di Londra, Usman Khan aveva partecipato alla sessione del mattino di una conferenza sulla riabilitazione degli ex detenuti organizzata dall'università di Cambridge che ieri si è svolta nella Fishmongers' Hall, edificio che si trova sul lato nord del London Bridge. Lo ha confermato la polizia di Londra, precisando che "l'aggressione aveva partecipato alla conferenza chiamata "Learning Together" (Imparare insieme). "Crediamo che l'attacco sia iniziato all'interno prima che lasciasse l'edificio per incamminarsi sul ponte dove è stato bloccato e sparato dagli agenti". Alla conferenza hanno preso parte decine di persone, docenti, studenti ed altri ex detenuti, e il professor Stephen Toope, vice cancelliere della University of Cambridge, si è detto "devastato" dal fatto che l'attacco abbia preso di mira un evento organizzato dall'Istituto di Criminologia del famoso ateneo britannico. Secondo quanto riporta la stampa, Khan - che condannato nel 2012 per reati di terrorismo era in libertà vigilata dal 2018 - aveva un braccialetto elettronico per monitorare i suoi spostamenti.

GB: ATTACCO A LONDRA, ACCUSE A GOVERNO TORIES PER TAGLIO 20MILA POLIZIOTTI

Subito dopo l'attacco sul ponte di Londra, avvenuto a meno di due settimane dalle elezioni del 12 dicembre, laburisti ed esponenti altri partiti dell'opposizione hanno criticato il governo conservatore per avere tagliato negli ultimi anni decine di migliaia di posti nelle forze di sicurezza nel dibattito andato in onda sulla Bbc. "Si è trattato di evento estremo ma non possiamo ignorare che negli ultimi anni abbiamo visto un aumento dei crimini violenti e nello stesso momento dal 2010 abbiamo visto tagliare oltre 20mila posti di agenti in prima linea", ha detto Rebecca Long-Bailey, ministro ombra laburista per il Commercio, riferendosi agli ultimi anni di governo guidato dai conservatori. "Dobbiamo investire di più sulla polizia e il Labour si è impegnato a farlo, ma dobbiamo investire anche in misure anti terrorismo", ha poi aggiunto, lasciando capire che i laburisti intendono nei prossimi giorni usare l'argomento contro il governo di Boris Johnson così come fu fatto contro quello di Theresa May dopo l'ondata di attacchi del 2017.

L'argomento è stato sostenuto da Nicola Sturgeon, premier scozzese che è la leader della Snp ed accanita avversaria di Johnson, che, pur riconoscendo che nessun numero di agenti avrebbe potuto evitare un attacco come quello di ieri, ha detto: "il numero dei agenti è importante ad assicurare la velocità della risposta che oggi abbiamo visto, il governo scozzese ha mantenuto ed aumentato il numero di poliziotti, dispiace che non sia stato fatto lo stesso nella altre parti del Regno Unito". A difendere l'operato del governo, Rishi Sunak, capo segretario del Tesoro, che ha detto che gli elettori possono "essere certi" che il governo Johnson garantirà la loo sicurezza. "Il primo compito di un governo è mantenerci sicuri, investire nella polizia - ha continuato - dare loro i poteri e le risorse necessarie, e di questo potete essere certi".