Cronache

"Long Covid? Si brancola nel buio. Infermieri rischiano disturbi cronici"

L’Inail non riconosce ancora, di fatto, il Long Covid come malattia professionale, anche se derivante paradossalmente da un virus acquisito sul campo. L'appello

Long Covid, Nursing Up De Palma: "Dall’ansia all’insonnia, fino alla nebbia cognitiva e a vuoti di memoria: ecco cosa rischiano gli infermieri"

Infermieri sempre più esposti, non solo al Covid, ma anche ai sintomi del post infezione. Una situazione che non più sopportabile, secondo Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up. "Siamo di fronte ad una vera e propria patologia di difficile classificazione e con sintomi molto simili allo stress lavorativo. Gli effetti devastanti del Long Covid in certi casi rischiano di essere addirittura invalidanti e costringono, come sta accadendo negli Usa, migliaia di professionisti, alle dimissioni volontarie o alla richiesta del pensionamento anticipato. Occorre indagine accurata da parte del Ministero della Salute", dichiara De Palma. 

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Gli effetti legati al Long Covid sono infatti molteplici. Tra questi disturbi del sonno, costante cambio di umore e ansia. "Si tratta di sintomatologie che potrebbero facilmente essere confuse, dai medici curanti, come dagli stessi professionisti della salute, come reazioni psico-fisiche derivanti dai turni massacranti e da una professione, lo ripetiamo da anni, decisamente usurante come la nostra, dove, tra orari prolungati, turni di notte e disorganizzazione strutturale ormai cronica degli ospedali, acuita dalla carenza di personale, i disagi per l’infermiere italiano sono all’ordine del giorno", spiega De Palma. 

"Non dimentichiamo poi i pugni e i calci inferti nelle corsie e i traumi derivanti dalle violenze subite dagli operatori sanitari. Le più colpite sono le donne, le nostre infermiere. Quante potrebbero risentire delle aggressioni con veri e propri traumi da cui è difficile uscire che si manifestano con vere e proprie patologie psichiche oltre che fisiche? Eppure, in migliaia di casi potremmo essere di fronte ai postumi delle infezioni da Coronavirus, reazioni che il nostro organismo accumula come vere e proprie e scorie e che dagli esperti vengono classificate come Long Covid". 

"Lo abbiamo denunciato a gran voce nel recente passato, abbiamo fornito alla collettività numeri allarmanti, a partire da quelli degli infermieri contagiati, di fonte dell’Inail. Nessuna categoria di lavoratori, in Italia, ha pagato, psicologicamente e fisicamente, lo scotto della pandemia al pari degli infermieri", continua De Palma.