Cronache

Macedonia, migranti forzano il blocco. La polizia usa granate stordenti e gas


Dopo aver passato la notte sotto la pioggia circa due mila migranti hanno superato il filo spinato nella speranza di riuscire ad entrare in Macedonia. Nella calca diverse persone sono rimaste ferite quando la polizia ha cercato di fermare l'assalto alla frontiera in un altro punto del confine. I testimoni riferiscono di bambini che si sono persi nella calca e hanno iniziato a gridare chiamando i genitori. La polizia ha nuovamente usato i gas lacrimogeni e granate assordanti ma la maggior parte dei migranti si sono diretti verso la stazione ferrovia di Gevgelia.

Il caos è iniziato quando la polizia ha deciso di far passare un piccolo gruppo di migranti con bambini piccoli al seguito. La folla allora ha iniziato a premere e il gruppo è stato compresso contro il cordone di polizia. Molti bambini e donne, almeno una incinta, si sono accasciati al suolo - apparentemente svenuti - dopo aver passato il cordone. Già venerdì la polizia aveva usato i gas lacrimogeni per respingere i migranti che si trovano nella no man's land tra il villaggio greco d'Idomeni e la città macedone di Gevgelija. La Grecia e la Macedonia stanno assistendo in questi giorni a un'ondata senza precedenti di migranti, per lo più siriani, ma anche afghani e iracheni. La maggior parte arrivano dalla isole greche dopo essere passati sulle coste turche e poi continuano il loro percorso via terra passando dalla Macedonia per entrare in Europa, diretti soprattutto verso i paesi del Nord.

Secondo la Reuters i migranti sono senza acqua e cibo. «In questa Europa gli animali dormono nei letti e noi dormiamo sotto la pioggia», ha dichiarato una ragazza di 23 anni siriani al giornalista della Reuters.