Cronache
Macelli horror nel Cuneese, ovini sgozzati senza essere storditi
Reati di macellazione abusiva, maltrattamento di animali e gestione illecita di rifiuti per un italiano e un marocchino. In corso ulteriori indagini
Macelli horror di ovini nel Cuneese
I carabinieri forestali del Nucleo investigativo di polizia ambientale hanno scoperto due macelli dell'orrore clandestini nel Cuneese, dove venivano illegalmente abbattuti e lavorati svariati capi ovini in violazione della normativa di settore. In occasione della festa islamica del 'Sacrificio' gli animali sono stati uccisi tramite sgozzamento e senza stordimento preventivo da circa 30 persone, quasi tutte di origine marocchina.
Macelli horror nel Cuneese: scoperti più di 450 chili di carcasse e resti di animali
L'operazione è scattata dopo alcune segnalazioni. I militari hanno osservato un anomalo viavai di auto vicino a una cascina e a un’azienda agricola. I successivi accertamenti hanno permesso di scoprire 16 carcasse di capi ovini, 10 teste di ovini, corpi di ovini sgozzati, resti, pelli e viscere degli stessi animali. I due macelli clandestini sono stati allestiti in altrettante stalle. Le autorità hanno avviato lo smaltimento di più di 450 chili di carcasse e resti di animali macellati, mentre gli animali vivi, pronti per essere uccisi, sono stati posti sotto vincolo sanitario. Durante l'operazione i carabinieri hanno constatato le scarse condizioni igienico-sanitarie dei macelli improvvisati: i resti degli animali, ad esempio, erano sparsi a terra, posti in carriole o in grossi sacchi di plastica, appesi per le zampe posteriori su trattori o anche depositati al suolo in una situazione di promiscuità con gli animali ancora vivi. A un italiano e a un marocchino sono stati contestati i reati di macellazione abusiva, maltrattamento di animali e gestione illecita di rifiuti. Previste, inoltre, sanzioni amministrative per il mancato rispetto delle norme riguardanti gli aspetti igienico- sanitari. Sono in corso ulteriori indagini per accertare eventuali altri responsabili.