Cronache
Mafia, polemica su don Ciotti: "E ora si facciano i dovuti approfondimenti”
"Libera... oggi gestisce i beni confiscati alle mafie in regime di monopolio e in maniera anticoncorrenziale", ha dichiarato il magistrato Catello Maresca a Panorama, sul numero in edicola, definendo 'pericolosa' le gestione di don Ciotti in un contesto dove si parla di antimafia come 'eccezionale via di fuga escogitata dalla mafia per celarsi". "Possibile che un giudice in prima fila contro la mafia abbia pronunciato questo giudizio senza fondamenta?", si chiede oggi il consigliere comunale di Milano Carmine Abagnale come vicepresidente della Commissione antimafia a Palazzo Marino. "A questo punto occorre fare degli approfondimenti sull'associazione guidata da Don Ciotti. Il ruolo dell'ente e del sacerdote sono molto forti anche sul territorio milanese, non ci possiamo permettere di lasciare in sospeso le ombre gettate da Maresca".
"Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" è nata il 25 marzo 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia.", si legge sul sito; e ancora "Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. Libera...Nel 2008 è stata inserita dall'Eurispes tra le eccellenze italiane. Nel 2012 è stata inserita da The Global Journal tra le cento migliori Ong del mondo: è l'unica organizzazione italiana di "community empowerment" che figuri in questa lista, la prima dedicata all'universo del no-profit". Conclude Abagnale: "L'immagine di Libera è al top, per questo deve essere 'liberata', in un modo o nell'altro; sono in gioco non solo beni per milioni, ma soprattutto la fiducia di tante persone e istituzioni".