Cronache
Mafia, ombre anche sul parroco. I soldi della festa religiosa andavano ai clan
Mafia, blitz a Palermo. I soldi della festa religiosa ai clan
Mafia: blitz Palermo; parroco 'condizionato', non ha denunciato
"Il parroco ha assunto una una posizione ibrida, tecnicamente e' un 'condizionato': non si e' rivolto a noi prima che scoprissimo la vicenda, ma ha spiegato quanto accadeva solo dopo". Lo ha detto il capo della Squadra mobile di Palermo Rodolfo Ruperti, in riferimento al blitz antimafia che ha assestato un duro colpo al clan della Noce che condizionava anche la festa religiosa del Sacro Cuore di Gesu', esercitando pressioni per ottenere la sponsorizzazione religiosa in occasione dell'evento, "interamente studiato e gestito da Cosa nostra" al fine di raccogliere quanto piu' denaro possibile da destinare al sostentamento degli affiliati e dei familiari dei detenuti mafiosi.
Anche in questo caso, gli ambulanti ammessi a montare le loro bancarelle nella zona della festa erano costretti a versare nelle casse mafiose lintero ricavato delle vendite. Per Ruperti un "episodio eclatante che conferma la capacita' di condizionare per intero persino una festa che doveva essere religiosa, ma che e' stata esclusivamente l'occasione per riaffermare il proprio controllo sul territorio, condizionando la volonta' di un parroco perche' predisponesse una richiesta per le luminarie e tesa ad avere il permesso per fare la festa". I guadagni dovevano servire a foraggiare Cosa nostra e i commercianti che cosi' non avrebbero potuto dire no alle richieste di pizzo".