Cronache
Marò: arbitrato dà ragione a Roma, processo in Italia
Maro': Di Maio, oggi un punto definitivo a una lunga agonia. Arbitrato: Italia risarcisca India per le perdite
Marò: arbitrato dà ragione a Roma, processo in Italia
Il Tribunale costituito a L'Aja presso la Corte Permanente di Arbitrato sul caso dei due Maro' italiani Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone coinvolti nell'incidente del 15 febbraio 2012 nell'Oceano Indiano ha dato ragione all'Italia nella controversia con l'India.
La sentenza ha stabilito che i fucilieri di Marina godono dell'immunita' e all'India viene pertanto precluso l'esercizio della propria giurisdizione nei loro confronti. Il Tribunale arbitrale ha dunque accolto la tesi sempre sostenuta dall'Italia in tutte le sedi giudiziarie - indiane e internazionali - e cioe' che i due fucilieri di Marina erano funzionari dello Stato italiano, impegnati nell'esercizio delle loro funzioni, e pertanto immuni dalla giustizia straniera; l'Italia dovra' esercitare la propria giurisdizione e riavviare il procedimento penale, a suo tempo aperto dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Roma.
Maro': arbitrato, Italia risarcisca India per perdite
Il Tribunale costituito arbitrale internazionale sul caso dei due Maro' italiani coinvolti a nell'incidedente del 2012 nell'Oceano Indiano in cui morirono due pescatori indiani, ha stabilito che l'Italia "ha violato la liberta' di navigazione sancita dagli articoli 87 e 90 della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare del 10 dicembre 1982", L'Italia "dovra' pertanto compensare l'India per la perdita di vite umane, i danni fisici, il danno materiale all'imbarcazione e il danno morale sofferto dal comandante e altri membri dell'equipaggio del peschereccio indiano "Saint Anthony". Al riguardo, il tribunale ha invitato le due parti a raggiungere un accordo attraverso contatti diretti.
Marò: Di Maio, oggi un punto definitivo a una lunga agonia
"Il Tribunale arbitrale dell'Aja ha stabilito oggi che i due Maro', Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, dovranno essere processati in Italia. E' una notizia molto positiva, che premia il grande lavoro svolto in questi anni dal team legale a tutela dell'Italia nelle sedi giudiziarie indiane e internazionali, nonche' l'impegno diplomatico che il nostro Paese non ha mai fatto mancare alla causa dei due fucilieri di Marina". Lo scrive in un post su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, secondo cui "oggi si mette un punto definitivo a una lunga agonia". "La tesi dell'Italia, dopo anni di lunghe battaglie, ha dunque prevalso. I nostri due militari, funzionari dello Stato italiano, impegnati nell'esercizio delle loro funzioni sono immuni dalla giustizia straniera", continua. "Non abbiamo mai smesso di seguire questo caso, ma voglio ringraziare anche chi mi ha preceduto per la costanza e la determinazione impiegate su questa vicenda. L'Italia naturalmente rispettera' quanto stabilito dal Tribunale arbitrale, con spirito di collaborazione. Un abbraccio ai nostri due Maro' e alle loro famiglie", conclude il capo della Farnesina.