Cronache
"Mi ha preso un dito". Torino, l'uomo che ha salvato un neonato abbandonato
Il 49enne ha trovato il bimbo vicino al bidone dell'immondizia: "Non ho dormito tutta notte, poi dall'ospedale mi hanno detto che era fuori pericolo"
Torino, il neonato salvato. Era stato abbandonato vicino ad un cassonetto: "Era tutto viola per il freddo"
Paolo Laforet, 49 anni, racconta le emozioni provate sabato sera, quando di fronte alla sua casa di Villanova Canavese, paesino di un migliaio di abitanti in provincia di Torino, ha trovato un neonato abbandonato di fronte al portone. "Era vicino al cassonetto dei rifiuti, - dice l'uomo a Il Corriere della Sera - in una borsa rossa. Ad avvertirmi è stato mio figlio Casey, che ha 15 anni. Ha cominciato a gridare e allora sono uscito a vedere. Ho sentito un miagolio, pensavo fosse un gattino, mi sono avvicinato e ho visto due piccole gambe che spuntavano dalla busta. A quel punto ho capito che si trattava di un bimbo. Era tutto viola per il freddo, ma per fortuna respirava ancora". "Non ho chiuso occhio tutta la notte, - prosegue Laforet a Il Corriere - aspettavo aggiornamenti sulle condizioni del bambino. Poi i carabinieri mi hanno detto che era fuori pericolo e sono riuscito a dormire un paio d’ore".
Leggi anche: Il Papa da Fazio: "Dimettermi? Una possibilità. Le coppie gay vanno benedette"
Leggi anche: Lodi, morta ristoratrice. Ipotesi suicidio dopo gogna. Polemica su Lucarelli
Sono stati attimi concitati. Paolo ha chiamato i carabinieri e la moglie Letizia ha coperto il piccolo con un plaid e una coperta elettrica per riscaldarlo: "Ha ripreso subito colore, non doveva essere lì da molto, altrimenti sarebbe morto congelato. Gli ho dato un dito, lui me l’ha stretto e non lo lasciava più. Qui in casa sarà rimasto un quarto d’ora, ma se fosse stato possibile l’avrei tenuto con me e gli avrei dato il mio cognome". I carabinieri stanno esaminando le telecamere di videosorveglianza per capire chi abbia abbandonato il piccolo. Se fosse stata la madre rischierebbe un'accusa di tentato infanticidio. "Non voglio giudicare, ma spero che la mamma ci ripensi", ha concluso Laforet.