Migranti, i centri d'accoglienza? Girone dantesco. Quei 22 euro...
Matteo Salvini denuncia lo scandalo dei centri di accoglienza. Il Cara di Foggia un girone dantesco
Uno scatenato Matteo Salvini ha ieri, per l'ennesima volta, denunciato il vergognoso e ipocrita aspetto dell'accoglienza migranti e dell'opaco, ma lucroso business, che sta dietro questo dramma epocale. Non uno spot elettorale ma un cavallo di battaglia che il capo della Lega sostiene da tempi non sospetti. L'occasione è nata da una completa inchiesta televisiva de 'La Gabbia' di Gianluigi Paragone sulle condizioni di vita in uno tra i più grandi centri di accoglienza migranti, il terzo in Europa, il Cara di Foggia.
LA VERGOGNA DEI CENTRI DI ACCOGLIENZA. IL CARA DI FOGGIA
In mezzo al nulla della Capitanata, a 20 km da Foggia, 1500 migranti (molti vivono lì da oltre un anno) stazionano in condizioni disumane, con poca acqua corrente, sporcizia e con uno spazio vitale per dormire ridotto al minimo. Inoltre vengono in buona parte sfruttati in nero per il lavoro agricolo dell'area circostante. In pochi parlano l'italiano anche perché i corsi di lingua, che dovrebbero essere fatti e sono pagati dallo stato, sono lasciati al caso. "In un paese normale - sostiene il capo della Lega - stante una situazione del genere, uno scandalo che continua da oltre due anni, si dovrebbe chiudere tutto. Ma dove sono i rappresentanti del Governo, il prefetto, la polizia?' si chiede Salvini.
LA VERGOGNA DEI CENTRI DI ACCOGLIENZA.UN GIRONE DANTESCO
'Qualcuno pensa davvero che questa sia integrazione - sostiene Matteo- chiedendosi anche quanto guadagnano le cooperative che hanno in mano queste situazioni da girone dantesco'. Situazioni che violano in maniera palese tutti i diritti umani e affondano nella vergogna più totale lo splendido lavoro fatto ogni giorno dalle ong umanitarie e dai volontari in terra e in mare.
LA VERGOGNA DEI CENTRI DI ACCOGLIENZA. UN MILIONE DI EURO AL MESE
Il conto è presto fatto e lascia allibiti, la cooperativa che han in mano la gestione del cara di Foggia, la Senis Hospes di Camillo Aceto, che pare comparire nell'informativa di mafia capitale, riceve dallo stato qualcosa come 22 euro al giorno a migrante. Un semplice conto matematico porta a circa un milione tondo mensile. 12 milioni all'anno, il bilancio di una florida impresa. Ed allora quali le possibili soluzioni? Solo quest'anno abbiamo già avuto l'arrivo di 60000 persone-conferma Salvini-8000 dalla Nigeria, 4000 dal Bangladesh, 6000 dalla Guinea, tutti paesi dove non vi è la guerra.
Spostiamo la frontiera aldilà del Mediterraneo e smettiamo di spendere male i soldi in Italia ma facciamo come ultimamente è stato deciso dal Governo per la Nigeria: preventivati 600 milioni da spendere in loco. Meglio spenderli bene là che male qua arricchendo organizzazioni a dir poco 'opache'. E infine- conclude deciso-acceleriamo le pratiche di riconoscimento e quelli che non scappano dalle guerre vengano rimandati nel loro paese, senza se e senza ma'.
LA VERGOGNA DEI CENTRI DI ACCOGLIENZA. UN BUSINESS OPACO
Il rischio è di arricchire e far sviluppare business poco trasparenti sulla pelle di persone che vivono drammi inimmaginabili. Ancora una volta interessi e bieca ipocrisia rischiano di oscurare il grande sforzo umanitario che da anni il nostro paese, soprattutto con le forze dell'ordine, i medici e i volontari sta portando avanti.