Cronache

Migranti, la Macedonia apre la frontiera

Più di 1.500 migranti, bloccati da alcuni giorni in condizioni drammatiche al confine tra Grecia e Macedonia, dopo la riapertura parziale delle frontiere, sono riusciti a penetrare in territorio macedone. I poliziotti macedoni che per tutta la giornata hanno tentato di sigillare il posto di frontiera - dopo che Skopje ha dichiarato lo stato d'emergenza per 24 ore - e di impedire il passaggio, con manganelli e ordigni stordenti, hanno ceduto di fronte alla pressione dei migranti, fra i quali tantissime donne e bambini. La frontiera è praticamente aperta. La polizia lascia passare i profughi in 200 - 300 senza problemi. la priorità è data a donne con bambini e agli anziani
 
La maggior parte di loro, esausti, affamati e in pessime condizioni igieniche, proviene dalla Siria, ma molti anche da Iraq, Pakistan e Bangladesh. Per i migranti che hanno passato la frontiera ieri durante la notte è stato organizzato il trasporto con autobus e minibus che li portano verso la Serbia, informano le agenzie locali. Jasmin Rexhepi della ONG macedone che dalle 19 a mezzanotte più di 50 pullman di profughi sono andati da Gevgelija verso il confine con la Serbia. Alla stazione ferroviaria di Gevgelija si trovano ancora circa 3.000 rifugiati in attesa.
 
Fino a questa mattina in un centro di accoglienza a Presevo in Serbia sono arrivati duemila rifugiati e continuano ad arrivare molti autobus che li trasportano dalla Macedonia. Nel villaggio di Miratovci, alla frontiera serbo-macedone, le autorità hanno distribuito viveri e coperte e hanno cominciato a distribuire i documenti che permetteranno ai migranti di  proseguire il viaggio verso Belgrado e il Nord della Serbia, per poi raggiungere l'Ungheria, paese membro dell'Unione europea.
 
Giovedì la Macedonia aveva dichiarato lo stato di emergenza e aveva chiuso le sue frontiere meridionali. Dopo scene di disperazioni e scontri, le autorità di Skopje avevano annunciato l'autorizzazione di ingressi contingentati di immigrati, ma ieri gli sbarramenti al confine erano crollati sotto la spinta della massa umana dei profughi.
 
2500 sbarcati al Pireo. Stamani sono sbarcati nel porto ateniese del Pireo i quasi 2.500 immigrati raccolti dal traghetto "Eleftheros Venizelos" nelle isole greche dell'Egeo meridionale, dov'erano giunti con imbarcazioni di fortuna dalla vicina Turchia. Secondo la Guardia Costiera greca, si tratta complessivamente di 2.446 persone, delle quali 628 provenienti da Kos, 75 da Kalymnos, 967 da Leros e 796 da Samo. L'agenzia greca Amna ha affermato che sono stati predisposti autobus per trasferire subito gli immigrati nelle più vicine stazioni della metropolitana, da dove potranno raggiungere la stazione ferroviaria e prendere i treni per il confine con la Macedonia. Frattanto il traghetto "Eleftheros Venizelos" si dirigerà verso l'isola di Lesbo, nota anche come Mitilene, per prelevare gli immigrati che si sono ammassati lì negli ultimi giorni.
 
ALTRI ARRIVI DI MIGRANTI IN ITALIA

Altri tre barconi carichi di migranti sono stati segnalati stamattina nel Canale di Sicilia: la centrale operativa di Roma della Guardia costiera sta coordinando le operazioni di soccorso e ha dirottato nella zona tre navi mercantili per dare assistenza alle imbarcazioni in difficoltà.Intanto al porto di Augusta è in arrivo una imbarcazione con  506 migranti, tra i quali molti  eritrei: 293 uomini, 132 donne, una in gravidanza, e 92 minori. Novanta migranti che si trovano a bordo sono stati isolati per un sospetto di scabbia. Domani a Palermo sbarcheranno in 548.
 
Il numero di persone salvate ieri dalla Guardia Costiera è di  4.400. Le operazioni di salvataggio sono state complessivamente 22 e vi hanno preso parte  -  come rende noto la Guardia Costiera  -  le navi Fiorillo e Diciotti, 4 motovedette e un aereo Manta Atr42. E ancora l'unità della Marina Militare e della Guardia di Finanza, la nave norvegese Siem Pilot e quella irlandese Le Niamh entrambe inserite nel dispositivo Triton, e la nave Enterprise inserita nell'operazione Eunavfor Med.
 
L'allarme è scattato ieri mattina quando oltre venti chiamate di soccorso sono arrivata dal largo della costa libica: i migranti viaggiavano su barconi e gommoni in difficoltà. Una richiesta di aiuto così massiccia è senza precedenti.
 
Intanto la Squadra Mobile di Messina ha arrestato 4 persone accusate di essere gli scafisti di uno sbarco di 287 migranti avvenuto ieri: in manette sono finiti Mahmoud Achraf Khmiss, egiziano di 20 anni, Hashim Said, palestinese di 27 anni, Mousa Ismail, egiziano di 24 anni, e Ahmed Moustapha Ali, egiziano di 20 anni.

A permettere la loro individuazione sono stati i racconti degli stessi migranti. Proprio come avvenuto ieri a Palermo, con l'arresto di sei egiziani. Gli immigrati hanno descritto le drammatiche condizioni di salute e di pericolo che hanno vissuto durante il viaggio.

Secondo i loro racconti, durante la navigazione, decine di donne e bambini sarebbero stati chiusi a chiave sotto coperta e fatti uscire soltanto dopo il pagamento, da parte dei parenti, di un ulteriore cospicuo importo quale riscatto. Sono accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. I sei sono Mustopha Taysir, Solah Ahmed, Mohammud Alli, Mohammed Abdella, Mohammed Taysir e Ala Mohamed Shafi ed hanno un'età compresa tra i 42 e i 24 anni.