Cronache

Minori scomparsi in Italia, da Orlandi a Denise: 22 storie in cerca di verità

40 anni di misteri: dal caso di Emanuela Orlandi, figlia di un dipendente del Vaticano, al giallo di Mazara del Vallo. Nel 2020 spariti 21 bambini al giorno

Anche per quelli che finiscono nel circuito dell’accoglienza, “in strutture da cui è ovviamente consentito uscire, la tentazione di andare via alla prima occasione buona e di non fare più ritorno puo’ essere forte: è un segmento, non piccolo, al quale guardare con particolare attenzione perché il rischio concreto è quello che imbocchi una strada sbagliata. C’è chi va ad ingrossare le fila della manovalanza criminale, e viene ritrovato nelle piazze di spaccio, e chi cade nel circuito dello sfruttamento, e finisce a chiedere l’elemosina o a fare il lavavetri ai semafori”. La casistica dei minori italiani è sostanzialmente diversa.

“Molti sono allontanamenti volontari, vere e proprie fughe – sottolinea il commissario del governo per le persone scomparse - magari legate a problemi familiari, a forme di disagio giovanile, al rendimento scolastico. Ci sono i casi di sottrazione anche internazionale di minori tra genitori separati, legati ai matrimoni misti. E ci sono casi di scomparsa legati in modo diretto o indiretto al mondo della rete, a situazioni di cyberbullismo, di adescamento online o di estorsione sessuale: un mondo, questo, che la polizia postale monitora con attenzione sempre maggiore anche in considerazione del tempo sempre più lungo che ragazzi e bambini trascorrono davanti agli schermi di pc, tablet e smartphone, anche per gli obblighi della dad e per l’isolamento imposto dalla pandemia”.

E a proposito di pandemia, “i dati – avverte Silvana Riccio - ci dicono che ha molto influito sul fenomeno, un po’ per i limiti agli spostamenti e un po’ per i controlli delle forze di polizia: i minori scomparsi nel 2020 sono stati il 13% in meno dell’anno precedente, ma nei primi tre mesi di quest’anno il loro numero è tornato a crescere”. I minori scomparsi l’anno passato rappresentano più della metà – il 57% - del totale degli scomparsi in Italia: il 70% viene rintracciato nel giro della prima settimana, molti rientrano spontaneamente a casa perché ‘pentiti’ o, più prosaicamente, per mancanza di soldi: “Succede pure, per fortuna non tanto spesso, che le famiglie ‘dimentichino’ di segnalarlo alle forze dell’ordine. E questo alla distanza crea non pochi problemi agli investigatori”.

Per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, commissario e Dipartimento per l’informazione e l’editoria di palazzo Chigi hanno scelto una campagna informativa scattata con spot sulle reti Rai e su emittenti radio: l’hashtag scelto, #IlTempoèPrezioso, ribadisce quanto sia fondamentale denunciare immediatamente ogni caso. “Prima si interviene e più crescono le possibilità di ritrovare la persona – ribadisce il prefetto Riccio - Il tempo è una variabile importante. E un prezioso alleato delle ricerche”.