Cronache

Morgan ad Affari: “Allergico ai leccaculo, sono libero e credo nella poesia”

di Antonio Amorosi

Morgan ad Affari: “In Italia piacciono gli asserviti, io non lo sono. Ecco perché vado in tv. Non sono né conformista né borghese". Dietro il nuovo programma

E tu lo accetti?

“No, non l'accetto perché siccome fortunatamente ho della memoria e ho i dati dentro di me, del come, della musica e del musicista che c'è in me che ama pensare la musica, ecco che nel momento in cui io faccio la musica non aderisco al pensiero minimalista e resettante. Perché è un reset. Posso includerlo, volendo, in certi registri espressivi ma quando faccio musica non posso non considerare Bach, i Beatles, i King Crimson, Jimmy Hendrix, Luigi Tenco. Qualsiasi omissione di una di queste cose sarebbe uno atto di ignoranza e si sa che la musica invece è cultura e non ignoranza, per cui chi mi dice che devo aderire al mondo contemporaneo mi sta chiedendo di aderire all’ignoranza”

Come vedi l’avvento dell'intelligenza artificiale?

“Speriamo arrivi il prima possibile perché riusciremo a ricostruire una sintassi del linguaggio musicale, potremmo di nuovo scrivere delle ‘fughe’, delle ‘sonate’. Possiamo di nuovo riprendere in mano la complessità delle forme musicali. Perché qui il problema è di forma, se vogliamo andare nello specifico, è un problema formale. Bisogna scrivere un trattato di formalità della musica”