Cronache

Morte Sammy Basso, "mio figlio ha avuto una crisi spirituale, pensava di essere malato per volere di Dio"

di redazione cronache

La madre del ragazzo affetto da progeria, deceduto sabato scorso: "La ricerca era tutta la sua vita"

Morte Sammy Basso, il racconto toccante dei suoi ultimi momenti di vita "circondato dall'affetto degli amici"

La morte di Sammy Basso è stata sorprendente come tutta la sua vita. La mamma del ragazzo di 28 anni deceduto sabato sera, racconta i suoi ultimi momenti e svela retroscena inediti sulla sua rara malattia: la progeria. Laura Lucchin, 56 anni, è arrivata a Villa Razzolin Loredan di Asolo (Treviso) con il marito Amerigo quando il cuore di Sammy aveva già smesso di battere. "Quella mattina - dice la mamma di Sammy a Il Corriere della Sera - ci siamo svegliati, abbiamo fatto colazione come sempre, si è preparato per il matrimonio e quando l’ho salutato, gli ho dato un bacio e gli ho detto "divertiti, mi raccomando". Ero felice e lui era felice, come sempre quando faceva festa con i suoi amici. Ha chiuso la sua vita come voleva, divertendosi con chi gli voleva bene. Quando siamo arrivati e lo abbiamo visto disteso con attorno i suoi amici è stata un’immagine bellissima. Abbiamo deciso di donare i suoi organi alla scienza, affinché siano utili a far progredire gli studi su cui lui stesso stava lavorando".

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La mamma di Sammy poi affronta un tema delicato, come quello della fede. "Noi tutti - prosegue la mamma di Sammy a il Corriere - siamo credenti. Poi a 12 anni, quando ha iniziato la cura, ha avuto una crisi. Lui credeva che fosse nato affetto da progeria perché questo era il progetto di Dio, così l’aveva accettata. Quando si è presentata la possibilità della cura si sentiva di andare contro la volontà di Dio. Per un anno e mezzo si è sentito un po’ ateo. In questo periodo ha studiato tantissimo il buddhismo, l’islam, l’ebraismo e lo stesso cristianesimo. Si è poi confrontato con diversi ricercatori e scienziati, che gli hanno trasmesso un messaggio per lui fondamentale: la scienza è la mano di Dio. Da questo momento ha ricominciato a portare la sua croce di legno al collo".