Cronache
Sorelle sfregiate con acido a Napoli, la zia confessa e si parla di abusi

Alla base del gesto ci sarebbero gravi problematiche familiari: la ragazza, di soli 24 anni, è in stato di fermo
La zia delle due sorelle ha confessato di averle sfegiate con l'acido è in stato di fermo
Clamorosa svolta nelle indagini che vede come protagoniste due sorelle di Napoli che nella notte tra domenica 29 maggio e le prime ore di lunedì 30 maggio, sono state vittime di un'aggressione con l'acido. Ha confessato la zia Francesca, di soli 24, dichiarandosi autrice del gesto. Alla base di questa brutta storia ci sono offese via social, video provocatori sul web, pedinamenti, un’auto incendiata e una storia familiare complessa - con voci persino su possibili abusi - nel quartiere popolare e popoloso del rione Sanità.
La giovane donna è stata interrogata ieri mattina, 31 maggio, negli uffici della questura di Napoli a via Medina, e, prima ha negato, poi ha parzialmente ammesso di essere stata tra le donne, tre in tutto, che erano nel gruppo che domenica notte ha commesso il raid. La pm Giulia D’Alessandro ha quindi decretato il suo fermo.
Da quanto riporta Il Mattino tra i moventi possibili c’è una storia di abusi sessuali consumati in passato. Il Corriere della Sera parla invece di una faida familiare. A complicare il quadro, c'è anche una storia sentimentale tormentata: il nonno delle due ragazze sfregiate ha avuto una figlia dalla prima moglie e due, tra cui Francesca, da un’altra donna. Già da tempo, nella famiglia allargata si sono registrati dei contrasti.
Le due sorelle vittime del lancio di acido avrebbero picchiato in un’occasione in strada la zia Francesca, che avrebbe deciso di vendicarsi con l’aiuto di cinque complici, tra cui tre maschi: dopo essersi appostata, avrebbe sorpreso la 24enne e la 17enne che tornavano a casa dopo la serata domenicale, lanciando loro addosso l'acido.