Cronache
Klaus Davi: "Mafia, boss rompono silenzio: aspetto chiamata di Messina Denaro"
'Ndrangheta, Cosa Nostra, Sacra Corona: i super boss abbattono i muri con la stampa. Intervista a Klaus Davi
Cosa vi siete detti?
Mi ha detto, e non l'ho percepito come un complimento, che uno come me che si avventurava così, da solo, a incontrare uno sconosciuto con fama di "boss", nell'organizzazione criminale avrebbe avuto una posizione apicale. Se perdo il lavoro ho un futuro...
Chi era, Klaus?
Non posso dirlo. La serietà è tutto nel nostro mestiere. Se vorrà, un giorno lo dovrà raccontare lui.
Che tipo è Vincenzo Pesce?
Un politico. Freddo, un po' mi faceva paura il suo sguardo. Ha un forte background "istituzionale".
Ciccio Pakistan?
Ora ti dirò una cosa che ti sorprenderà: un uomo sensibile che ha preso la strada sbagliata. Molto educato.
Nano Feroce?
Astuto, intelligente, colto, spietato.
Pino Piromalli?
Carismatico, lucido, totalmente padrone della scena. Sembra un parroco di campagna, ma ha l'acume di una lince e la ferocia di un piranha.
È vero che conosci Giovanni Luca Nirta, quello della Faida di San Luca?
Sono stato da loro a Bovalino diverse volte. Sono affezionato a suo figlio Mimmo. Ci siamo persi di vista e non per mia volontà. Ma per parlarsi bisogna essere in due.
E com'è lui?
Giovanni Luca è un istintivo, di pochissime parole. Sono l'unico giornalista che ha varcato la soglia della sua casa.
(segue)