Cronache
Omicidio Sara, le bugie dell'amica per vedere il killer e i sospetti. Il giallo della porta lasciata aperta
La litigata in casa della vittima in piena notte, i pugni e le 30 forbiciate. Qualcosa non torna in questo omicidio così efferato tra due quasi sconosciuti
Omicidio Sara, i buchi nella versione dell'amica di Sara
Restano ancora molti dubbi agli inquirenti sul terribile omicidio di Sara Centelleghe, la 18enne uccisa con 30 colpi di forbice a Costa Volpino (Bergamo). Il killer è un 19enne di origini indiane, Jashan Deep Badhan, vicino di casa della vittima e ora in carcere. Ma i due quasi non si conoscevano. Gli investigatori seguono un'altra pista, legata al rapporto tra il killer e l'amica della vittima. La sera dell'omicidio, infatti, l'amica si trovava a casa di Sara, e dopo aver chiacchierato del compleanno in arrivo e della festa di Halloween, è scesa per prendere un energy drink al distributore automatico poco distante, a 130 metri. Ma è davvero questo il motivo per cui si è allontanata? Secondo gli investigatori c'è di più. Sara e Deep, in effetti, si conoscevano solo di vista.
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Per quale motivo il 19enne sarebbe dovuto andare a casa di lei in piena notte? L'ipotesi - riporta Il Messaggero - è che, in realtà, l'amica e il killer si fossero dati appuntamento in precedenza, tramite messaggi. Poi c'è il giallo della porta di casa di Sara lasciata aperta dall'amica in piena notte. Deep e l'amica di Sara non si sarebbero incrociati perché uno ha preso le scale, l'altra l'ascensore. Il killer è arrivato davanti al portone dell'appartamento della 18enne, ed è entrato, per poi avvicinarsi a Sara, che è in camera da letto a dormire. Tra i due scoppia una violenta lite, e Deep la prende a pugni. Finché la rabbia non raggiunge il culmine e va in cucina in cerca di un oggetto appuntito. Trova le forbici, le apre e si ferisce il palmo della mano, poi torna da Sara e la uccide con 30 colpi.