Cronache

Omofobia "istituzionale" a Torino. "Un vigile mi ha definito 'ricchione'"

Alessio Cusumano racconta su Facebook: "Fermato con il monopattino e poi apostrofato con un'espressione omofoba dalla Polizia Municipale"

Un episodio da chiarire, perché se fosse vero si potrebbe definire di omofobia "istituzionale", sarebbe successo ieri a Torino. La denuncia viene dal commerciante Alessio Cusumano che, in un video su Facebook, racconta di essere stato apostrofato come "ricchione" da un Vigile della Polizia municipale.

Nel filmato Cusumano dice di essere stato fermato da due agenti di polizia municipale mentre passava col monopattino su un marciapiede in zona Parco Dora. Il giovane dichiara che in quel punto la strada è sconnessa e pericolosa, giustificando in questo modo la sua infrazione. Ma mentre i vigili redigono il verbale, prosegue, uno dei due lo apostrofa come “sfigato”.

Nel mentre, continua Cusumano, diverse biciclette continuavano a passare sul marcipiede, fino a che lui ne ha fermata una chiedendo lumi ai vigili. A quel punto sarebbe scattato il secondo insulto: “Con me questi comportamenti da ricchione non vanno bene”. Cusumano avrebbe allora replicato con “sfigato e ricchione sarai tu”, ottenendo in cambio una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale. Nel video il giovane chiede l’intervento del sindaco Appendino e del governatore Cirio, definendo inacettabili gli insulti omofobi da parte di un membro della Polizia municipale che peraltro “ha sempre tenuto il volto coperto, senza identificarsi”. Il comandante della Polizia municipale di Torino, Emiliano Bezzon, ha fatto sapere che Cusumano verrà ricevuto per chiarire ogni aspetto della faccenda. Inoltre, Bezzon ha precisato che il cittadino non è stato denunciato, ma solo sanzionato perché circolava con il monopattino sul marciapiede, una violazione del Codice della Strada.