Cronache
Bari, oncologo arrestato: "Presi soldi dai pazienti malati terminali"
Per il primario Vito Lorusso l’accusa è di concussione e peculato. Denaro per agevolare l'uomo rispetto ad altri in cura. Colto in flagranza di reato
Bari, in manette un primario: estorceva denaro ai pazienti malati terminali
“Dove si fa la coda, io cerco di evitarti ovviamente tutte quelle rotture di palle...”. Così parlava ai suoi pazienti, malati gravi di tumore, l’oncologo Vito Lorusso dell’istituto Giovanni Paolo II di Bari. E il modo per far saltare la fila era semplicissimo: pagare. Il medico è stato arrestato in flagranza di reato, mentre riceveva soldi da un suo paziente. Per l’accusa, Lorusso avrebbe preteso con cadenza quasi quotidiana soldi dai suoi pazienti per saltare le liste d’attesa o per accedere in modo più rapidi ai farmaci anti tumorali.
All’arrivo degli agenti l’uomo aveva appena ricevuto soldi da un paziente che si trovava da lui per una visita di controllo che il Servizio sanitario nazionale garantisce gratuitamente. Al momento dell'arresto avrebbe avuto un malore e sarebbe stato condotto in ospedale, prima di essere trasferito nel carcere di Bari. Le condotte a lui contestate sarebbero state reiterate in varie occasioni.
In merito alla vicenda giudiziaria che avrebbe coinvolto un medico dell'istituto oncologico, il direttore generale Alessandro Delle Donne specifica che "avendo appreso della vicenda dalla stampa, aspettiamo eventuali notifiche dalle forze dell'ordine. Siamo sgomenti e indignati e, qualora i fatti fossero confermati, non faremo sconti a nessuno". Il medico aveva recentemente chiesto di poter restare in servizio fino a 72 anni, ma Delle Donne aveva rigettato la richiesta. L’inchiesta coordinata dalla pm Chiara Giordano aveva messo nel mirino Lorusso da tempo, a seguito di segnalazioni molto circostanziate partite da alcuni pazienti, al punto tale che la Procura aveva disposto di monitorare da vicino la sua attività professionale.