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Cronache
Parigi, identificato l'attentatore: schedato per radicalizzazione

Attacco a Parigi. Dopo poche ore dall'assalto con il coltello nel secondo arrondissement della capitale francese, gli inquirenti hanno dato un nome e una nazionalità a quel giovane con la barba e le fattezze mediorentali che è stato ucciso dalla polizia dopo aver ucciso una persona e ferito altre 8.

Si tratta di un 21enne nato in Cecenia nel 1997 ma arrivato in Francia con i genitori, che al momento sono sotto interrogatorio nella capitale francese. Il nome del ragazzo al momento non è stato diffuso ma è stato rivelato che non aveva precedenti anche se era stato schedato con la 'fiche S' per la sua "vicinanza agli ambienti radicali islamici". Lo si apprende da fonti vicine all'inchiesta.

Secondo il racconto dei testimoni l'uomo aveva barba e capelli lunghi e indossava una tuta.

L'attentato è stato rivendicato dallo Stato Islamico.

La 'Fiche S' è la schedatura di quelle persone che sono considerate potenziali terroristi, sospetti da tenere sotto controllo senza però ipotesi di reato. S sta per minaccia alla Sicurezza nazionale e non è nato per i terroristi, anche se agli onori delle cronache è salito negli ultimi anni per questo motivo.

La schedatura francese è antica: risale al 1969 e comprende 400mila nomi, tra pregiudicati, persone sotto inchiesta o da monitorare. Ogni categoria è contraddistinta da una lettera: se ne contano ben 21. Sotto la S finiscono i soggetti genericamente "pericolosi per la sicurezza" con una serie di sottocategorie, da S1 a S16. Ci sono hooligans violenti, antagonisti anarchici, estremisti di destra e sinistra, ambientalisti. E infine i musulmani radicalizzati.

Sono tra 10 e 20mila gli islamisti radicali che ricadono in questa classificazione, anche se non c'è un numero esatto, ma è un meccanismo di prevenzione che continua a non funzionare. Molti degli attentatori che hanno colpito la Francia erano stati classificati in questo modo. C'erano i due ragazzi che hanno assaltato una chiesa sgozzando il parroco a Rouen. C'erano i fratelli Kouachi e Amedy Coulibaly, protagonisti dell'attacco a Charlie Hebdo. C'era Ayoub El Khazzani, l'attentatore del treno Thalys. E Mehdi Memmouche, primo a seminare morte a Bruxelles nel 2014. E Mohamed Merah, che per otto giorni nel 2012 ha terrorizzato Tolosa.

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