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Cronache
Parla il fratello di Liliana Resinovich: "Mia sorella è stata uccisa"

Secondo la difesa Liliana Resinovich è stata uccisa

Continuano le indagini sulla morte di Liliana Resinovich, il cuo corpo è stato trovato in un parco di Trieste il 5 gennaio scorso.

"Dai segni traumatici riscontrati sul corpo della donna emerge che la stessa sarebbe stata percossa. Lo dicono con un'evidenza quasi banale la palpebra destra tumefatta, il sangue nella radice destra e il trauma nella parte destra della lingua, nonché il colpo ricevuto sulla tempia sinistra ed ancora un segno sul seno, più scuro delle ipostasi, probabilmente un livido, e un piccolo taglio sulle dita di un piede. Oltre ad alcune strane fratture". A sostenerlo è l'avvocato Nicodemo Gentile che ha analizzato la perizia dei medici Fulvio Costantinides e Fabio Cavalli, consulenti della Procura. 

La vittima sarebbe stata "intercettata, accompagnata o comunque sorpresa da una visita da parte di qualcuno che la ben conosceva. É stata percossa e strattonata, forse subìto un'occlusione delle vie respiratorie, magari con una sciarpa, un cappello o un giubbotto, che ha determinato uno scompenso cardiaco". Ne sono convinti l'avv. Nicodemo Gentile, che assiste il fratello Sergio Resinovich, e Gabriella Marano, psicologa consulente della stessa parte che parlano di uno o più aggressori. 

Secondo l'avvocato Gentile ci sarebbe stato "un goffo tentativo di manipolazione della scena", i presunti aggressori della 63enne triestina avrebbero "riagganciato l'orologio sul braccio sbagliato e con la corona al contrario".

 

 

 

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