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Cronache
Parma, neonati seppelliti in giardino, il secondo morto per choc emorragico. La ragazza fumava marijuana durante la gestazione

 Chiara Petrolin

Neonati seppelliti in giardino a Parma, emergono nuovi indizi sul decesso dei due bimbi. La morte è stata provocata dal taglio del cordone ombelicale

Nonostante un clima ostile alle indagini, con omertà e poche confessioni, la Procura sta mettendo assieme il puzzle che ruota attorno alla morte dei due neonati seppelliti in giardino di casa Pretolini, nel parmense. Dettagli raccapriccianti che solo le indagini scientifiche dei Ris sono riuscite a ricostruire. Primo fra tutti la causa della morte del secondo neonato venuto alla luce ad agosto. Il bimbo è nato vivo nonostante il parte indotto: a ucciderlo è stato uno choc emorragico dovuto dal taglio del cordone ombelicale senza le dovute attenzioni cliniche.

Ma gli elementi in mano alla Procura mettono in risalto un profilo psicologico davvero complesso di Chiara Pretolini. "Ci troviamo di fronte un fatto drammatico e che suscita sgomento, al di là della rilevanza penale. Per due bambini che non hanno potuto vedere la luce. Per la famiglia di una ragazza. Per un giovane che per due volte ha dovuto rinunciare alla paternità. E sgomento anche per la ragazza, che al di là delle responsabilità penali che saranno accertate, pare difficilmente decifrabile e dovrà prendere coscienza di quel che è successo". Così il procuratore di Parma Alfonso D'Avino.

Chiara fumava marijuana anche durante la gestazione. "Una condotta incompatibile con lo stato di gravidanza", ha spiegato il procuratore. E questo è emerso "soprattutto dalle informazioni raccolte dagli amici. "Non ha mai disdegnato l'uso di sigarette elettroniche e con tabacco, anche accompagnato da assunzione di bevande alcooliche; da ultimo, dopo che travaglio era di fatto già iniziato, e nell'imminenza del parto, Chiara non ha neppure disdegnato l'uso di marijuana", ha spiegato, dicendo che si tratta di elementi significativi per la contestazione della premeditazione.

Ora Chiara è ai domiciliari, una misura cautelare scattata questa mattina. E l'obiettivo della Procura si sposta sui possibili complici della ragazza. Nella notte tra il 7 e l'8 agosto, dopo il secondo parto, il fidanzato di Chiara Petrolini ha dormito dalla ragazza, ma non si e' accorto che aveva partorito poche ore prima. "E' una delle cose che lascia perplessi di questa storia - ha ammesso il procuratore capo Alfonso D'Avino -. Il fatto che non si sia accorto di niente". I due fidanzati si sono rivisti in caserma. Il corpicino del neonato, infatti, e' stato ritrovato mentre Chiara era in viaggio negli Usa con i genitori. 

Poi c'è da capire il ruolo delle amiche della giovane madre: gli inquirenti stanno lavorando per capire se e chi ha aiutato Chiara a partorire. Una sua compagna storica, infatti, studia per diventare ostetrica. Sarà interrogata nelle prossime ore come altre tre persone molto vicine all'indagata numero uno di questo caso da brividi.

LEGGI ANCHE: Infanticidi Parma, "sepolti sotto la finestra per tenerli vicini a lei". Il Dna sui neonati: sono entrambi del fidanzato

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