Cronache
Patrimonio abitativo Banca d'Italia, firmato accordo con sindacati inquilini
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Sidief ha in gestione oltre 5mila unità immobiliari in 17 provincie italiane. Si tratta della prima iniziativa quadro nazionale con Sunia, Sicet e Uniat
Sidief (società della Banca d'Italia che possiede e ne gestisce il patrimonio residenziale) rappresentata da Confedilizia e i sindacati degli inquilini, che stabilisce i livelli dei canoni e regole contrattuali per oltre 5mila unità immobiliari del patrimonio in 17 provincie italiane, hanno sottoscritto il primo accordo integrativo quadro nazionale con Sunia, Sicet e Uniat per la regolamentazione normativa ed il rilascio delle attestazioni di rispondenza dei contratti di locazione-abitativa, studenti universitari, transitori- così come previsto dal D.M. 16\1\2017 ministero delle Infrastrutture e Trasporti- art. 1 comma 5 e succ. Si tratta, inoltre, del primo accordo di questo tipo siglato con una grande proprietà dopo il rinnovo della Convenzione nazionale tra associazioni della proprietà e organizzazioni degli inquilini recepita dal Decreto Ministeriale del gennaio 2017. L'accordo sarà consultabile presso tutti i Comuni (Roma, Bologna, Bolzano, Bari, Brescia, Firenze, L’Aquila, Milano, Cassina de’Pecchi, Pioltello, Segrate, Genova, Napoli, Ercolano, Padova, Piacenza, Salerno, Trento, Torino, Rivoli, Verona, Venezia) e le regioni interessate, oltre che sul sito della Sidief.
“Siamo particolarmente soddisfatti del risultato ottenuto -ha dichiarato Carola Giuseppetti, consigliere e direttore generale di Sidief - e della collaborazione con le associazioni di proprietari e inquilini. Attraverso questo accordo il rapporto tra proprietà e inquilini diventa più efficiente, con contratti standard nazionali e canoni concordati. Ci auguriamo che sia di stimolo per la crescita del mercato della locazione residenziale in Italia”.
“Rilanciare l’affitto è il nostro impegno quotidiano -ha sottolineato Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia- e questo accordo evidenzia in modo molto significativo, considerato l’elevato numero di unità immobiliari interessate e l’ampia estensione territoriale, l’incremento del ricorso a canoni calmierati, che sempre più soddisfa proprietà e inquilinato”. La scelta di applicare il contratto concordato da parte della grande proprietà costituisce un importante segnale di controtendenza, perché favorisce il contenimento dei canoni e trasparenza nelle regole della locazione, hanno a loro volta concordato Daniele Barbieri, segretario generale del Sunia, Nino Falotico, segretario generale del Sicet e Augusto Pascucci, presidente di Uniat Aps.