Cronache
"Pedofilia posso capirla, l'omosessualità no". Prete sospeso a Trento

L'Arcidiocesi di Trento ha revocato "l'incarico di collaboratore pastorale e la facolta' di predicazione" a don Gino Flaim, finora collaboratore pastorale della parrocchia di San Giuseppe a Trento, che in un'intervista ha espresso comprensione per la pedolifia. L'Arcidiocesi sottolinea in un comunicato che "la Chiesa di Trento si dissocia pienamente dalle dichiarazioni rilasciate da un anziano prete diocesano" e afferma che il religioso, "interpellato dalla cronista in un contesto del tutto casuale, ha espresso argomentazioni che non rappresentano in alcun modo la posizione dell'Arcidiocesi di Trento e il sentire dell'intera comunita'? ecclesiale".
Il sacerdote ha parlato alla trasmissione 'L'aria che tira' di La 7, e la vicenda è stata subito sollevata dal deputato M5S eletto in Trentino, Riccardo Fraccaro. "Il prete trentino giustifica i pedofili, dato che ha dichiarato che la causa va attribuita ai bambini, che a suo dire 'cercano l'affetto che non hanno in casa e qualche prete puo' anche cedere'", ha affermato il parlamentare, secondo cui "Sono dichiarazioni di una sconcertante gravita', scandalose e inaccettabili, perche' assolvono i sacerdoti colpevoli di abusi sui minori, scaricando la colpa sui bambini. La Chiesa e le realta'? ad essa collegate svolgono anche oggi un ruolo spesso preminente in Italia cosi' come nella comunita' trentina, e rappresentano un punto di riferimento valoriale per molti giovani e molte famiglie". Prese di posizione di dura condanna sono seguite da parte del capogruppo del Partito autonomista trentino tirolese, Lorenzo Baratter, del consigliere provinciale di Civica Trentina, Claudio Civettini e del senatore Sergio Divina.