Cronache
Pedone picchiato: "Gli ho chiesto di rallentare e mi ha preso a martellate"
Il racconto del 46enne: "Mi sono coperto il volto, se mi avesse colpito in testa sarei morto". Salvato da un passante, aggressore arrestato a Fermignano (PU)
Fermignano (Pesaro e Urbino), pedone investito e preso a martellate: "Sono vivo per miracolo"
Sfiorata la tragedia per un semplice "rallenta". Un pedone di 46 anni ha rischiato di morire, attraversava la strada sulle strisce e ha chiesto all'automobilista che arrivava di fermarsi agitando la mano. "Mai visto - dice la vittima a Il Resto del Carlino - una furia cieca, gratuita, come questa. Se ho pensato di morire? Sì, se mi prendeva bene in testa morivo". A parlare è Matteo Bastianelli, il 46enne di Fermignano in provincia di Pesaro e Urbino, pestato a sangue da un automobilista all'alba del 16 ottobre, mentre andava al lavoro. Il titolare del supermercato adiacente all'incidente che ha visto la scena racconta: "Lo ha investito e preso a martellate". L'aggressore ora è in carcere con l’accusa di tentato omicidio". Bastianelli é vivo grazie all'intervento di un netturbino che passava di lì con il suo camion.
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L'uomo, salvo per miracolo, racconta l'accaduto: "Stavo attraversando la strada a piedi, per andare al Conad, abito a 600 metri - dice la vittima al Carlino - Una macchina velocissima ha svoltato e mi è sfrecciata a fianco. Ho alzato il braccio destro, per dire di andare più piano… Ma in realtà non ho detto nulla, nel senso che non ho parlato. Lui frena di colpo, mi sono detto: ora viene a litigare. Poi "ho visto la macchina che mi veniva addosso, mi ha investito, ho messo le mani sul cofano e mi sono ritrovato col bacino sotto la macchina". L’uomo racconta poi di essere riuscito a tirarsi fuori e di essere andato verso il marciapiede, per fuggire. "A quel punto lui è uscito dall’auto con un martello in mano ed ha cominciato a colpirmi a martellate sulla schiena, ho cercato di ripararmi il volto e il capo. Due anni fa ho avuto un'emorragia cerebrale, ero terrorizzato per la mia testa. Mi ha salvato un netturbino".