Cronache

PizzAut, Acampora: "I fondi della Meloni? Una miseria per 600mila autistici"

di Eleonora Perego

Il fondatore della pizzeria gestita da persone autistiche parla con affaritaliani.it dopo la visita del capo dello Stato Sergio Mattarella

Le persone autistiche, e voi famiglie, sentite il sostegno delle istituzioni, dello Stato? In fondo il suo è un progetto partito e finanziato privatamente…

Sicuramente avere qui Mattarella è un grande gesto di vicinanza alle persone autistiche: non so quanti altri capi di Stato faranno un gesto di questa portata. Spero però che la sua presenza stimoli le altre parti dello Stato a fare di più, perché oggi in Italia le istituzioni, nel senso dei servizi, sono pochi e poco attenti all’autismo. Basti pensare che i nostri figli a scuola hanno la maggior parte degli insegnanti di sostegno senza alcuna preparazione. Molti bambini hanno una prima diagnosi di autismo a due anni, ma la presa in carico da parte delle Regioni arriva a sei, e quindi ci sono quattro anni buttati. La maggior parte delle terapie sono legate al mondo del privato. In Italia si pensa solo alla logopedia e alla psicomotricità, il che vuol dire che se il bambino non ha problemi logopedici nessuno se ne fa carico. Io spero che PizzAut smuova non solo l’attenzione nei confronti del lavoro. Il Presidente della Repubblica è “presente”, ma la sua presenza deve essere da incentivo agli altri livelli dello Stato, che devono cercare di essere altrettanto presenti, dove presenti vuol dire cambiare ciascuno per le proprie competenze l’attenzione ai bisogni. Il Presidente l’ha fatto anche dicendo che non sarebbe in grado di fare quello che fanno loro, è rimasto colpito dalla qualità della pizza e del servizio. Ed erano tutto tranne che parole di circostanza.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha detto che sono stati stanziati 77 milioni di euro per il Fondo autismo. È abbastanza?

77 milioni di euro per 600 mila persone autistiche, mi dica lei se sono una cifra importante. Tengo a precisare che è più che apprezzabile l’impegno della Presidenza del Consiglio e del Governo a mettere questi soldi, ringrazio la premier Giorgia Meloni, ma non è questo che fa la differenza. La differenza è avere neuropsichiatri in numero sufficiente, avere diagnosi tempestive, la possibilità di fare terapia in modo adeguato, avere insegnanti di sostegno preparati. Solo per fare un esempio, ad oggi gli insegnanti di sostegno si preparano perlopiù in maniera privata. Io sono felicissimo che qualcosa si stia muovendo, ma ci deve essere più di qualche cosa, e deve avere una velocità di marcia più importante.

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L’anno scorso avete festeggiato la prima sede di PizzAut – a Cassina de' Pecchi – con Papa Francesco, quest’anno con il presidente della Repubblica. Ospiti per il prossimo anno?

È curioso, ne ho parlato proprio con Mattarella al tavolo. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in un suo recente discorso ha menzionato il “papà italiano che ha inventato la pizzeria gestita da ragazzi autistici”. Che sarei io. Con il presidente dicevamo che sarebbe bello andare al Parlamento europeo con la brigata di PizzAut per cucinare le pizze agli europarlamentari. In Europa ci sono 6 milioni di persone autistiche, praticamente un piccolo Stato che è escluso dai servizi e dal mondo del lavoro e della socialità; portare alcune eccellenze italiane, come la pizza e l’amore, in Europa per favorire processi di inclusione lavorativa sarebbe meraviglioso. Questo è il nostro sogno.