Non c’è pace per la Chiesa.
Nel grande filone generale degli scandali interplanetari sulla pedofilia gli abusi sessuali -dossier Viganò e Cappella Sistina docet-:
https://www.affaritaliani.it/cronache/vicenda-cappella-sistina-entra-anche-monsignor-ravasi-560378.html, https://www.affaritaliani.it/cronache/papa-francesco-venti-cardinali-vescovi-usa-chiedono-una-indagine-558629.html
si inseriscono, quotidianamente scandali locali, ma non per questo meno gravi per l’impressione che producono nell’opinione pubblica, assai sensibile ormai a queste tematiche.
All’inizio dell’anno c’è stato il caso del professore dell’Istituto Massimo di Roma (gestito dai gesuiti), che ha abusato di una minorenne:
o il caso di un giudice della Sacra Rota:
L’altro giorno una nuova storia incredibile che forse mancava ancora nello scrigno delle nefandezze: un prete cattolico inglese di 70 anni è stata arrestato perché aveva palpeggiato a Roma, sulla metro A, una donna di 40 anni e poi non contento ha picchiato anche le forze dell’ordine intervenute.
Il prelato risiede a Roma presso il Pontifical Beda College di viale San Paolo.
Il fatto eclatante è che non solo un prete palpeggia le parti intime di una donna in metro, davanti a tutti (e nessuno interviene), ma anche la reazione furiosa e violenta all’arresto.
Papa Francesco ha un vero e proprio problema strutturale con la gestione del sesso per la Chiesa Cattolica e sarebbe il caso che si rivedessero delle regole anacronistiche quanto sballate, come il celibato forzato, che non ha parallelo né nei protestanti né negli ortodossi, dove per diventare preti è addirittura necessario essere coniugati.
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