Cronache
Processo Berlusconi, Franco e il certificato falso per far rifare il seno
Spunta un'indagine per corruzione del magistrato. Rapporti con il forzista Angelucci per "aggiustare" un processo in cambio della ricetta per un'amica
Processo Berlusconi, Franco e il certificato falso per far rifare il seno
La vicenda dell'audio choc in cui un magistrato dichiara che la condanna a Silvio Berlusconi è stata pilotata da "un plotone di esecuzione", si arricchisce di una nuova puntata. Secondo quanto riporta Repubblica, infatti, il pm Amedeo Franco, deceduto lo scorso anno e protagonista della registrazione incriminata, sarebbe stato coinvolto in un'altra vicenda poco trasparente.
Franco, con l’editore (e onorevole di Forza Italia) Antonio Angelucci, - si legge su Repubblica - era finito in un’indagine del Nas dei carabinieri. Secondo la procura romana (Paolo Ielo e Corrado Fasanelli inquirenti), il «re delle cliniche» aveva chiesto aiuto a un dirigente della Asl, Maurizio Ferraresi, per “aggiustare” un suo processo in Cassazione. A quale magistrato s’era rivolto Ferraresi per aiutare l’influente politico? Al giudice pensionato Franco, il quale aveva sì promesso di cercare una sponda tra gli ex colleghi, domandando a sua volta un favore: voleva dal medico un certificato falso. Non per chissà quale cura, ma per rifare il seno a una sua amica, Debora Da Silva Sampaio. L’accusa, scattata per tutti e avallata dal Gup, era stata corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio.