Studente americano ucciso: fermato un senzatetto romano
Fermato il senzatetto Massimo Galioto: avrebbe spinto il 19enne americano nel Tevere e poi sarebbe tornato a dormire
Ha spinto nel fiume Tevere il giovane americano all'altezza di Ponte Garibaldi e, come se nulla fosse, e' andato a dormire nella tenda assieme alla sua compagna. Cosi' Massimo Galioto, romano senza fissa dimora di 40 anni, e' finito nei guai con un provvedimento di fermo, eseguito dalla polizia che lo accusa adesso di omicidio aggravato dai futili motivi per la morte di Beau Solomon, lo studente Usa di 19 anni scomparso giovedi' notte e trovato cadavere ieri a Ponte Marconi. Galioto avrebbe ammesso agli inquirenti di avere avuto con l'americano una violenta discussione e quando Solomon e' caduto in acqua il senzatetto non si e' dato alla fuga ne' ha lanciato un allarme, ma ha preferito andarsene a dormire in una zona riparata della banchina del Tevere dove viveva da tempo. Entro breve la Procura inoltrera' al gip la richiesta di convalida del fermo con contestuale emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Il corpo del 19enne statunitense Beau Jordan Solomon, studente alla Cabot University di Roma, è stato ritrovato ieri pomeriggio privo di vita nel Tevere. La sua scomparsa era stata denunciata venerdi' 1 luglio dal compagno di stanza dell'ateneo dove avrebbe dovuto frequentare un corso estivo. A scoprire il cadavere in prossimita' di Ponte Marconi e' stata la Polizia Fluviale che aveva intensificato le ricerche lungo il corso d'acqua dalla zona di Ponte Garibaldi, dove secondo alcuni testimoni sarebbe stato visto incamminarsi da solo dopo aver lasciato un bar o un pub di via della Lungara, zona Trastevere. Secondo chi indaga, la ferita alla testa che ad un primo esame la vittima presenta sarebbe compatibile con una caduta nel fiume, ma potrebbe anche essere conseguenza di un colpo infertogli, forse una bottigliata. A quanto pare sia il telefono cellulare che il portafogli, non ancora ritrovati, gli sarebbero stati rubati. E le carte di credito del giovane sarebbero state usate nei giorni successivi alla sua scomparsa per una spesa complessiva di 1.500 dollari.
Originario del Wisconsin, sopravvissuto da piccolo ad una seria malattia, sportivo praticante, Solomon era arrivato in Italia pochi giorni fa. Secondo una prima ricostruzione, ancora da verificare, giovedi' sera - lasciata la stanza alla Cabot University - ha raggiunto Trastevere e si e' fermato con alcuni amici in un pub di via della Lungara; intorno all'una si sarebbe avventurato da solo sulla banchina del fiume incrociando all'altezza di Ponte Garibaldi un gruppo di persone, frequentatori di quel tratto di sponda. Per motivi da accertare - forse appunto un tentativo di rapina -, sarebbe scoppiata una lite e il 19enne statunitense sarebbe stato colpito alla testa e poi spinto in acqua. E ci sono almeno due testimoni degli ultimi momenti di vita dello studente americano: si tratta di due passanti che la notte tra il 30 giugno e il primo luglio hanno visto una persona spingere in acqua un'altra all'altezza di Ponte Garibaldi.