Cronache

Rovelli: "Keplero matto e ossessivo". Il fisico ficca la politica ovunque

Di Giuseppe Vatinno

Il nuovo "scienziato pubblico" dei "buchi bianchi" attacca il grande Keplero: è troppo conservatore e non un progressista come Galilei

Rovelli attacca Keplero: ecco perchè 

Ma veniamo all’ultimo pezzo. In questo articolo Rovelli non rinuncia alla filosofia politica e vuole mostrare al lettore che occorre nella scienza -come nella vita- cambiare prospettiva per capire il mondo. E così parla dello scienziato tedesco Giovanni Keplero che sposta il punto di osservazione dalla Terra alla Luna per capire che è il nostro pianeta a girare intorno al Sole e non viceversa come credevano gli aristotelici. Strada pericolosa intrapresa dapprima dal polacco Niccolò Copernico, poi appunto da Keplero ed infine da Galileo Galilei.

La Chiesa infatti seguiva (segue?) ancora la Bibbia dove è scritto che la Terra è il centro di tutto l’universo e –soprattutto- il sole le gira intorno. Nell’articolo Rovelli ci racconta come Keplero, arditamente collocato per l’occasione nel medio - evo, utilizzi un linguaggio gotico e involuto per descrivere il viaggio sulla Luna mentre Galilei, uomo del rinascimento, utilizzi una prosa più asciutta e razionalista. Rovelli attacca Keplero perché troppo minuzioso nel suo racconto breve fantascientifico, dal titolo “Somnium” scritto nel 1609 e tuttavia ricolmo di più di duecento citazioni maniacalmente riportate. Il racconto negletto da Rovelli è stato invece considerato da Isaac Asimov come la prima opera di fantascienza che pur non rinuncia alla scienza.