Cronache
Russiagate, ecco chi è la russa sentita dai pm. LEGGI
LEGA, RUSSA ASCOLTATA IERI DA PM E' UNA GIORNALISTA
E' Irina Aleksandrova, giornalista di origine russa la donna ascoltata ieri in procura dai magistrati di Milano titolari dell'inchiesta sui presunti fondi russi alla Lega. La giornalista, sentita con un'interprete, ha fornito alcune informazioni legate alla vicenda al centro dell'indagine sulla corruzione internazionale, ma che nulla hanno a che fare con la sua attività professionale. La giornalista il 18 luglio 2018 ha moderato un incontro a Mosca a cui erano presenti il leader della Lega Matteo Salvini e l'ex portavoce Gianluca Savoini.
Da quanto si apprende gli inquirenti si stanno concentrando sulla ricostruzione della rete di contatti di Savoini, presidente e fondatore dell'associazione Lombardia-Russia, nella capitale russa, e sull'attività preparatoria in vista dell'incontro all'hotel Metropol del 18 ottobre 2018 nel quale, secondo l'accusa insieme all'avvocato Gianluca Meranda e all'ex banchiere Francesco Vannucci avrebbe trattato con tre intermediari russi un affare legato alla compravendita di idrocarburi per 65 milioni di dollari, finalizzata a finanziare la campagna elettorale della Lega per le europee.
Russiagate, Lega: file audio al vaglio dei pm
Una ventina di nuovi file audio sono al vaglio del pool milanese che indaga sul caso ‘Russiagate’ italiano, ovvero la presunta trattativa tra Lega ed emissari del governo russo per la compravendita di carburante ad un prezzo scontato al fine di rimpinguare le casse del partito con 65 milioni di dollari. Si tratta di registrazioni di conversazioni avvenute proprio nel periodo intorno al 18 ottobre, data dell’incontro tra Gianluca Savoini, presidente dell’Associazione LombardiaRussia ed ex portavoce di Matteo Salvini, l’avvocato Gianluca Meranda e l’ex banchiere Francesco Vannucci, con i tre russi Andrey Yuryevich Kharchenko, Ilya Andreevich Yakunin e un terzo dal nome Yuri, all’hotel Metropol di Mosca.
A registrare le conversazioni fu proprio Meranda con un’app criptata installata sul suo cellulare: la stessa che ora si sta analizzando.
Negli audio - che la Guardia di Finanza di Milano sta ascoltando - potrebbero esserci informazioni interessanti sulla compravendita del combustibile, con il conseguente presunto finanziamento russo alla campagna elettorale leghista, ed eventualmente sull’organizzazione del vertice. Negli stessi giorni, peraltro, Matteo Salvini si trovava a Mosca per una missione istituzionale. Nel frattempo, l’indagine dei pm Sergio Spadaro, Gaetano Ruta, e Donata Costa coordinata dall'aggiunto Fabio De Pasquale, procede anche con raccolta di testimonianze: ieri pomeriggio, Irina Aleksandrova appunto, è stata vista uscire dalla procura. Si è poi saputo che si trattava di una teste sentita dai magistrati.
Al vaglio degli investigatori anche i due cellulari sequestrati a Gianluca Savoini. Le sue conversazioni sull’app criptata Signal avevano creato non pochi problemi ai tecnici per essere espugnate. L’inchiesta milanese è partita lo scorso luglio dopo le rivelazioni del settimanale L’Espresso, che era entrato in possesso di alcuni audio - poi consegnati ai magistrati - dell’incontro al Metropol ed era stata aperta con il reato di corruzione internazionale a carico di tutti e tre gli emissari leghisti. I tre russi presenti invece sarebbero persone vicine all’ideologo di estrema destra Aleksandr Dugin e al magnate Vladimir Plugin, sostenitore del presidente russo Vladimir Putin.