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Cronache
Santana omofobo, Rubiales un Don Giovanni: uomini crocefissi per le loro idee
Rubiales bacia la calciatrice Hermoso

Santana non è Satana e neppure Rubiales è Don Giovanni, ma entrambi sono stati crocefissi per le loro idee o per l’interpretazione mediatica di gesti improvvidi, ma gli stupri assassini di Palermo e Caivano non c’entrano nulla, quelli rientrano nella quotidianità dell’orrore italico.

L’educazione ad un sano e consapevole rapporto tra uomini e donne, o “tra altri e altri”, nasce da condizioni attualmente, ma mi pare che diventi reazionaria una Società che impone regole militari al sorriso, alla battuta sagace, e soprattutto non è possibile mettere un limite ai nostri desideri, se questo non comporta ovviamente azioni da Arancia Meccanica.

E’ già tutto troppo codificato per tornare ad esprimere la purezza delle pulsioni, amorose, sentimentali ma anche sessuali che rappresentano esattamente l’inverso della cronaca della volgarità contemporanea, dove la paura dell’espressione libera è sempre oggetto di stigmatizzazioni trasversali, salvo quando alcuni “talkisti a gettone” non tracciano nuove strade e percorsi da seguire.

Il tema urgente di questi tempi (nel bel paese e nel mondo) è la dittatura della consuetudine dei giudizi, non lasciamo ai post-retori (ex-costituzionalisti, preti d’assalto, opinionisti sportivi) la possibilità di dettarci l’agenda delle nostre pulsioni e soprattutto quella meravigliosa possibilità di poter continuare a raccontare il desiderio, a parlare dei nostri sogni, fino a quando non diventeranno un reato penale.

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