Cronache
Santana omofobo, Rubiales un Don Giovanni: uomini crocefissi per le loro idee
Dalle frasi di Carlos Santana al bacio rubato del coach Rubiales, monta la polemica su omofobia e sessualità: ecco come il mainstream demolisce i "maschi alfa"
Ma non è tutto se perfino il Principe dell’ultima versione di Biancaneve (di colore) è stato accusato di molestie, trasformando quello che nell’immaginario collettivo era il Bacio per definizione in un atto riprovevole e bieco purtroppo anche nei cartoni animati è entrato il “mee too”.
Difficile prendere posizione, e ancor di più non sappiamo se sorridere o piangere perché le angolazioni spaziano dalla farsa alla tragedia, cosa si intende per consenso, sguardo malizioso o altro, in queste condizioni imposte, tutti i cittadini di sesso maschile sono soggetti ad attacchi indifferenziati,per qualsiasi attività verbale e fisica.
Anche nello sguardo si nasconde la lascivia del maschio stupratore (ma guai a parlare dell’ammiccamento femminile, per le narrazioni retoriche,semplicemente inesistente). L’auto-frustrazione degli hombres residuali produce mostri anche in questo caso politicamente corretto che annacqua la normale dinamica tra i sessi.
Quale è la società che si vuole codificare? Sarebbe interessante capire perché si pensi che lo stupro non sia altro che un complimento degenerato, un’esagerata evoluzione di un progetto carnale. Il problema è proprio nella difficoltà di separare il grano dal loglio, senza dimenticare la retorica machista del toreador diffusa nel mondo a tutte le latitudini, ma senza trasformare ogni accenno alla lieve gentilezza tra esseri umani di qualsiasi sesso, in una proposta indecente.
Questo vuole la società delle norme e delle regole auree che ha preso possesso del nostro immaginario sociale, fatto di bagni in burkini, di multietnicità imposta e protetta, e di esaltazione del diverso come elemento di modernità, con buona pace per le tristi manifestazioni dei Pride assortiti, che meriterebbero l’oblio estetico invece che la cronaca agiografica.