Cronache

Saviano-Murgia querelati da ex carabiniere, "il saluto del 2/6 non è fascista"

di Antonio Amorosi

Gli unici nostalgici del fascismo sono diventati gli antifascisti. I militari offesi dopo le accuse degli "intellettuali" di sinistra

Quando gli è stato fatto notare l’errore, lo scrittore napoletano è tornato sulla polemica con un lungo e appassionato video sui social, dove sostiene che la destra e in particolare La Russa abbiano simbolicamente “svelato delle contraddizioni in seno alle forze armate”. “C’è un orrore in quella dedica e in quel gesto”.

In un’epoca drammatica in cui l’intelligenza artificiale insidia l’esistenza futura degli esseri umani, una guerra devastante si è scatenata in Europa, una cultura tecnologica del controllo schiaccia le libertà quale sarebbe il problema? La Russa e il saluto della parata del 2 giugno?

Questo il post di Saviano sui social a corredo del video: “Michela Murgia e io non abbiamo fatto altro che il nostro lavoro: dare un'interpretazione semantica ben precisa di ciò che è accaduto il 2 giugno scorso: la celebrazione della Decima Mas e il segno di vittoria di La Russa. Quel segno disambigua e ci fa accorgere ora, solo ora, di quanto pericoloso sia quell’omaggio e ancor più pericolosa la giustificazione: ‘Mannò, è la Decima MAS fino al ‘43, sono quelli buoni’. Quelli buoni che parteciparono alla guerra fascista, all’attacco di Creta e di Alessandria d’Egitto.