Cronache
Sceneggiatore morto, i sospetti dei vip del Gf: "Istigazione al suicidio"
Rosalinda Cannavò e Massimiliano Morra sono stati chiamati a testimoniare, dopo la conversazione nottura in diretta tv
Sceneggiatore morto, i sospetti dei vip del Gf: "Istigazione al suicidio"
Il Grande Fratello Vip finisce in tribunale, per una vicenda di cronaca. L'inchiesta è quella sul decesso dello sceneggiatore Teodosio Losito, trovato morto nella sua abitazione nella Capitale l'8 gennaio del 2019. Il pm Carlo Villani indaga per istigazione al suicidio - si legge sul Messaggero - e ieri ha ascoltato come persona informata sui fatti Rosalinda Cannavò, alias Adua Del Vesco, attrice e concorrente del Gf vip che, insieme all'ex fidanzato Massimiliano Morra, durante il reality ha ricordato, tra le lacrime, alcune esperienze vissute quando entrambi lavoravano con l'Ares, società di produzione fondata da Alberto Tarallo e dal compagno Losito, e che ha lanciato diverse fiction di successo, come Il bello delle donne e Caterina e le sue figlie, promuovendo alcuni dei personaggi più noti del piccolo schermo, da Gabriel Garko a Manuela Arcuri.
Una chiacchierata notturna nella casa più famosa della televisione, - prosegue il Messaggero - ha insospettito i giudici. Durante la conversazione la Cannavò e Morra hanno ricordato il suicidio di «un amico comune», Teo Losito, appunto. È stato in quell'occasione che la Cannavò ha parlato di «istigazione al suicidio», definendo lo sceneggiatore una vittima del sistema. Le rivelazioni choc sono dello scorso settembre. Parlando del suicidio di Losito, la Cannavò ha detto: «Tu non puoi capire gli ultimi periodi lui, non puoi immaginare. Io credo che non sia stato un suicidio, ma di istigazione. Se fossi rimasta lì avrei fatto la sua stessa fine». E ancora: «Secondo te quale può essere la procedura che l'ha portato al suicidio?». E Morra: «Sicuramente è quella, ma sicuramente ci saranno stati dei sintomi prima. Io ho sentito persone che lo conoscevano, amici suoi stretti di Zagarolo e ho sentito varie ipotesi di gesti effettuati ancora prima».