Cronache

Schwa, la Crusca zittisce le paladine: "Una moda culturale del nostro tempo"

Di Redazione Cronache

Il no dell'Accademia al linguaggio inclusivo nella giustizia considerato uno "spirito del nostro tempo"

Usare forme neutre e generiche per rappresentare tutti i generi e gli orientamenti

Riguardo ai due generi grammaticali dell'italiano, il maschile e il femminile, l'Accademia ha spiegato come lo strumento migliore per rappresentare tutti i generi e gli orientamenti non sia "la reduplicazione retorica, che implica il riferimento raddoppiato ai due generi" - italiane e italiani, ad esempio, oppure impiegati e impiegate - ma "l'uso di forme neutre o generiche (per esempio sostituendo persona a uomo, il personale a i dipendenti), oppure l'uso del maschile plurale non marcato, purché si abbia la consapevolezza di quello che effettivamente è: un modo di includere e non di prevaricare".

Il maschile non marcato si può usare anche quando ci si riferisce "in astratto all’organo o alla funzione, indipendentemente dalla persona che in concreto lo ricopra o la rivesta". Quindi è corretto dire "il presidente del consiglio", anche se a ricoprire l'incarico è una persona di genere femminile. 

È invece da evitare l'articolo davanti al nome delle persone. Oggi "è considerato discriminatorio e offensivo non solo per il femminile, ma anche per il maschile".