Cronache
Scuola, sarà caos: 80 mila prof assenti. E a Torino nasce il nuovo CLN
Tra No Vax e quarantene circa 100 mila dipendenti possono essere assenti alla riapertura
Scuola a rischio paralisi: zoccolo duro di prof No Vax
La scuola rischia la paralisi totale. Domani si riparte ma un po' dappertutto il rischio è che sia una falsa ripartenza. Secondo quanto scrive Repubblica, c'è uno zoccolo duro di 20 mila docenti che non si vuole vaccinare. Dall’istituto Giorgi-Fermi di Treviso, per esempio, è stata allontanata dal 1° gennaio Paola Giurati, 59 anni, gli ultimi 15 passati a insegnare italiano e storia: "La sospensione non mi ha portata a cambiare idea — ha spiegato — non cedo ai ricatti" dice la docente a Repubblica.
Scuola, 100 mila dipendenti possono essere assenti alla riapertura
I vuoti, spiega il quotidiano, "si sommano alle altre assenze dei tantissimi positivi al Covid e di chi è in quarantena perché contatto stretto ancora senza booster e vaccino recente: le cattedre scoperte saranno molte di più, 80 mila. E non ci sono solo quelle: mancano all’appello anche migliaia di tecnici, amministrativi, assistenti e operatori scolastici. Tra docenti e personale Ata quasi il 10% del personale potrebbe essere assente: vale a dire 100 mila persone su un milione. Un'enormità.
Torino, Ugo Mattei fonda il nuovo comitato di liberazione nazionale
Nel frattempo, sabato a Torino si è tenuto un comizio durante il quale il professor Ugo Mattei ha fondato il nuovo comitato di liberazione nazionale. Scrive il Corriere della Sera: "Il docente teorico dei Beni comuni che sta vivendo una seconda vita, trascorsa in gran parte negli studi televisivi, in qualità di massimo esponente dell’ala sinistra del movimento controivaccini e il green pass, che poi sono la stessa cosa, come lui stesso ha riconosciuto". Continua Marco Imarisio: "L’evento doveva essere celebrato anche da ospiti di spessore. Invece, Carlo Freccero rimane a casa, trattenuto da problemi personali. Non c’è neppure Stefano Puzzer, il portuale di Trieste diventato volto della protesta".