Cronache

Scuola, Sibilia (M5S) ad Affari: "Crocefisso? Prima carta igienica e sapone"

Gabriele Penna

Il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia (M5S) sceglie Affaritaliani.it per intervenire nel dibattito sul crocefisso nelle aule scolastiche, scatenato in questi giorni da una dichiarazione del neoministro dell'istruzione Fioramonti. "Credo in una scuola laica, ritengo che le scuole debbano essere laiche e permettere a tutte le culture di esprimersi non esponendo un simbolo in particolare", ha detto durante la trasmissione "Un giorno da pecora", riaccendendo la polemica di lungo corso sui simboli religiosi nelle scuole.

Il ministro dell’Istruzione Fioramonti non è d'accordo sulla presenza del crocefisso nelle aule scolastiche. E’ nato un altro tema divisivo per il Paese e per il M5s?

“Ricordo una lettera, uscita nel marzo scorso su tutti i giornali, in cui due alunni chiedevano al ministro Bussetti (ex ministro dell'Istruzione, ndr): ‘Senza sapone e senza carta igienica che istruzione pubblica è?’. Secondo me oggi il vero problema nella scuola è trovare le risorse e parlare del fatto che la mia nipotina, per esempio, grava sui genitori per avere il sapone e la carta igienica. Quindi la questione del crocefisso è l'ultima delle cose a cui fare riferimento e di cui parlare, mi concentrerei più sulle esigenze vere”.

Quindi non è una priorità la questione che si pone sulla laicità della scuola e dello Stato in generale?

“Vengono prima la carta igienica e il sapone. Poi tutto il resto”.

Sembrano le dichiarazioni di un esponente dell'opposizione. Invece lei e il ministro Fioramonti fate entrambi parte della maggioranza.

“No, è solo quello che penso. Ritengo che temi come questo, come anche quello dello ius culturae, siano gli ultimi problemi di questo Paese. Sono argomenti fuori luogo. I temi centrali sono dove mettere le risorse risparmiate grazie al taglio dei parlamentari e come organizzare le misure nella legge di bilancio per dare effettivamente un aiuto alla scuola”.

Poniamo il caso invece che la questione del crocefisso sia una priorità: secondo lei andrebbe tolto dalle aule?

“Non voglio entrare in questo genere di polemiche, ma pensare a stravolgere un simbolo come il crocefisso non fa bene a nessuno in questo momento. La scuola deve unire, non dividere”.

Lo ritiene un regalo alla Lega?

“E’ evidente. Così si scatena la bestia. E’ un tema che non arriva da nessuna parte, non risolve i problemi dei cittadini, non è vicino agli studenti. Il tema vero è rendere le scuole sicure e accessibili a tutti”.

Qualcuno ha definito il ministro Fioramonti il “nuovo Toninelli”, lei la pensa così?

“Voglio bene a Lorenzo (Fioramonti ndr), gli auguro di fare il meglio possibile e soprattutto di superare il suo predecessore Bussetti della Lega, è questo il nostro obiettivo”.

Il ministro a suo avviso dovrebbe evitare certe dichiarazioni?

“No, questo non lo dico. Lorenzo ha tutto il mio supporto”.