Cronache
Sicilia, Scala dei Turchi ad un privato. Spunta un testamento di 150 anni fa
La Regione il prossimo 21 aprile potrebbe dover dire addio ad uno delle scogliere più belle del mondo
Sicilia, Scala dei Turchi ad un privato. Spunta un testamento di 150 anni fa
La Scala dei Turchi rischia molto presto di diventare proprietà privata. La bellissima parete rocciosa sita a Realmonte in provincia di Agrigento dal prossimo 21 aprile potrebbe non essere più pubblica e l'Italia - si legge sul Corriere della Sera - si priverebbe così di uno dei luoghi più iconici al mondo, la meraviglia immortalata dai libri di Camilleri, dai film di Pif e Tornatore, più recentemente dalle note di Colapesce e Di Martino con «Luna araba». Un anno fa, la Procura di Agrigento sequestrò la scogliera, contestando una sfilza di reati a chi sosteneva di essere il proprietario, Ferdinando Sciabarrà, 73 anni, pensionato della Camera di commercio ed ex giudice onorario. Ma ora la questione si è ribaltata, perchè è spuntato un vecchio testamento, risalente a 150 anni fa.
Sulla vicenda - prosegue il Corriere - irrompono due periti nominati dal gip Luisa Turco che il 21 aprile dovrà esprimersi su una relazione che rimette tutto in discussione. Loro danno in parte ragione a Sciabarrà per i titoli di proprietà su una particella catastale e sottolineano come non esista sul bene invidiato da tutto il mondo una dichiarazione di pubblica utilità. «Chi ha indagato non ha controllato una precedente sentenza giudiziale del 1977, un testamento e documentazioni che risalgono a più di 150 anni fa». È un tutti contro tutti perché alla Regione si difendono sostenendo che la dichiarazione di pubblica utilità non si poteva nemmeno ipotizzare. Per la Regione adesso è corsa contro il tempo, bisogna dimostrare che la Scala dei Turchi è una riserva naturale. Il 21 aprile la sentenza.