Cronache

Social contro la nonna di Cecchettin: "Nipote morta, ma lei promuove un libro"

a cura della redazione

La donna, Carla Gatto, è stata duramente attaccata sui social dopo aver rilasciato un'intervista durante la presentazione del suo libro

Cecchettin, la nonna scatena l'ira dei social

Il mondo dei social media si è acceso di polemiche, e insulti, nei confronti di Carla Gatto, la nonna di Giulia Cecchettin, recentemente colpita dalla tragedia della morte violenta della nipote, uccisa da Filippo Turetta. Le accuse si concentrano sulla sua decisione di presentare un libro, già scritto in precedenza, durante un evento programmato in occasione della giornata contro la violenza sulle donne.

Le critiche piovono come saette contro Carla, con molti che si chiedono come possa dedicarsi a una presentazione letteraria mentre il dolore della famiglia è ancora così fresco e crudo. "Come si fa a presentare un libro mentre praticamente stanno eseguendo l'autopsia della nipote barbaramente uccisa?" è il grido di migliaia di utenti social, alimentando un dibattito acceso e spesso accalorato. Ma la polemica non si placa qui. Il fatto che Carla abbia accettato di rilasciare un'intervista ha fatto esplodere la discussione, con molte persone che mettono in discussione la sua sincerità, soprattutto a causa del suo atteggiamento sorridente durante l'intervista. Un utente scrive: "La nipote è morta massacrata dall’ex, è ancora in obitorio, e devono ancora farle il funerale e la nonna va a raccontare il suo romanzo con il sorriso." Altri ancora scrivono: "Ma che cazzo di famiglia è questa io rimango allibito.  A questa ammazzano la nipote e promuove il suo libro! Ma vaffanculo."

Tuttavia, in questo vortice di condanne, emerge un dettaglio importante: l'evento era già stato pianificato in anticipo, un'appuntamento che coincidenza vuole, cadeva proprio nella giornata contro la violenza sulle donne. Carla Gatto, 75 anni, da sempre attivista contro la violenza di genere, aveva preparato il terreno per la presentazione del suo libro, un romanzo che racconta la storia di una giovane donna in fuga da una famiglia oppressiva, un tema che tocca da vicino la sua attività di lotta contro la violenza.

La reazione del pubblico, tuttavia, è stata intransigente. Accuse di insensibilità hanno invaso i social, con molte persone che non riescono a capire come Carla possa procedere con un evento simile prima ancora dei funerali di Giulia, previsti per il 5 dicembre a Padova. Ma in mezzo a questo mare di giudizi, emergono voci di difesa, sottolineando il diritto della famiglia di vivere il proprio dolore senza essere giudicata dalla massa. "Ma è mai possibile che la famiglia di Giulia dovrebbe dire quello che volete voi, reagire alla morte come volete voi, lavorare come volete voi? È una loro tragedia e reagiscono come vogliono loro per non precipitare nell'abisso della loro disperazione", ribattono alcuni utenti social, cercando di placare le acque agitate della discussione.

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@giovannaorvieto io non giudico, ma sinceramente non comprendo... #giuliacecchettin ♬ Secret Place - Deeper Soaking Worship

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