Cronache
Spagna, ok definitivo a Ley Trans. Si può cambiare sesso legalmente a 16 anni
La legge garantisce il diritto all'autodeterminazione delle persone transgender senza l'autorizzazione giudiziaria o medica
In Spagna si può cambiare legalmanete il proprio sesso, il parlamento ha approvato in via definitiva la Ley Trans
Il parlamento spagnolo ha dato il via libero definitivo alla Ley Trans e alle riforme sul congedo mestruale e sull'aborto libero.
La Ley Trans ha ricevuto 191 voti favorevoli, 60 contrari e 91 astensioni. La norma, promossa in particolare dalla ministra delle Pari Opportunità Irene Montero (Unidas Podemos) stabilisce nuovi diritti per le persone transgender come quello all’autodeterminazione.
Il Congresso dei deputati ha approvato definitivamente il testo, dopo i via libera preliminari di dicembre e della settimana scorsa dalla stessa Camera e dal Senato. Il voto finale non ha risentito delle polemiche su alcuni aspetti della legge, come quello dell’età delle persone a cui applicarla, che hanno provocato divisioni profonde all’interno del movimento femminista spagnolo.
I potenziali problemi della Ley Trans
In particolare, una parte del movimento si è detta contraria a questa norma, in quanto si riscontrano potenziali problemi di “insicurezza giuridica”, di applicazione di politiche contro la discriminazione delle donne e per quanto riguarda l’autodeterminazione dei minori di 18 anni. La legge inoltre non contempla questioni riguardanti processi ormonali, che sono invece trattati a livello regionale.
La Ley Trans
La Ley Trans prevede la possibilità, per chi ha più di 16 anni, di autodeterminate la propria identità di genere attraverso una doppia dichiarazione (autocertificazione), a distanza di tre mesi l’una dall’altra, senza che siano richieste prima autorizzazioni giudiziarie o mediche.
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L'aborto libero
Nella seduta parlamentare che ha dato l'ok alla Ley Trans, si è anche resa definitiva una riforma della legge sull’aborto che punta a garantire il diritto all’accesso a questa pratica.
Le ragazze di 16 e 17 anni di età e le ragazze disabili potranno interrompere la loro gravidanza senza il permesso dei genitori nelle strutture pubbliche, mentre per le più giovani servirà l’autorizzazione e in caso di pareri discordi interverrà un giudice.
La misura introduce anche la pillola del giorno dopo gratuita nei centri sanitari e in tutte le farmacie. Riconosce, infine, un congedo di malattia alle donne che si sono sottoposte ad aborto e garantisce la distribuzione gratuita di contraccettivi nei centri educativi e nelle carceri.
Il provvedimento sulla salute sessuale: il congedo mestruale
La seduta parlamentare ha infine approvato il provvedimento sulla salute sessuale delle donne che riguarda il congedo mestruale.
Questa misura prevede la possibilità di stare a casa per le lavoratrici che hanno un ciclo doloroso e invalidante, la cui durata è a discrezione del medico. Il congedo verrà pagato dallo stato fin dal primo giorno.