Cronache

Sparò ad un ladro, confermata la condanna in appello

I fatti risalgono al 2013, Walter Onichini: "Mi vergogno di essere italiano"

La Corte d’appello di Venezia conferma contro ogni aspettativa la condanna di Walter Onichini, il macellaio padovano di Legnaro che aveva sparato a un ladro per poi caricarlo in auto. In primo grado il 18 dicembre 2017 il Tribunale di Padova lo aveva condannato a 4 anni e 11 mesi. Il procuratore generale presso la Corte d’Appello di Venezia Giancarlo Buonocore aveva chiesto l’assoluzione.

Buonocore aveva di fatto già "attenuato" la posizione di Onichini alla vigilia della promulgazione della nuova legge sulla legittima difesa. I fatti risalgono alla notte del 22 luglio 2013: l’uomo sparò con l’arma che aveva a disposizione contro un ladro albanese (condannato ma irreperibile) e un complice mai identificato che erano entrati nel giardino della sua abitazione a Legnaro e gli stavano portando via l’auto. Il procuratore generale aveva avanzato ai giudici la richiesta di derubricazione del reato iniziale di tentato omicidio a lesioni colpose, reato quest’ultimo perseguibile a querela di parte che non fu presentata. Ma la sezione penale della Corte d’appello di Venezia ha confermato la condanna. "Mi vergogno di essere italiano", queste le prime parole del condannato. Che ha aggiunto: "Hanno ragione i ladri, bisogna fare i delinquenti in Italia".

La riunione della Camera di Consiglio è durata dalle 10 del mattino fino alle 17. Il commento dell’avvocato difensore Ernesto De Toni:  "È stata ritenuta valida una sentenza di primo grado che sia a giudizio mio che del procuratore generale andava completamente riformata. Ora si sono dati 90 giorni per la motivazione, vedremo quale essa sarà. È evidente che valuteremo di ricorrere ancora contro questa decisione".