Cronache
Spifferi, Curcio ex Protezione civile a Commissario terremoto tra Pd, Lega-M5s
Fabrizio Curcio in pole position per il nuovo Commissario del terremoto nel Centro Italia. Ad Affari: "Per il momento preferirei rimandare l'interlocuzione".
Tra le fila del governo più di una voce, insistente, vorrebbe l'ex capo della Protezione civile Fabrizio Curcio di nuovo in pista, come possibile Commissario straordinario per la ricostruzione del terremoto nel Centro Italia (succederebbe a Vasco Errani e a Paola De Micheli del Pd che attualmente ricopre l'incarico). Una ricostruzione, quella dal sisma, ancora in alto mare tra tanti annunci e promesse con ritardi e difficoltà che hanno fatto più volte sostenere al nuovo governo la necessità di un cambio di passo significativo. In alcune aree in moduli temporanei di accoglienza dei terremotati (le casette Sae) non sono stati ancora del tutto consegnati.
Nell'estate del 2017 Curcio si è dimesso dal ruolo di capo della Protezione civile per "motivi strettamente personali”. Scriveva nella sua lettera di abdicazione: “Non sono più, in questo momento, nella possibilità di garantire il cento per cento della mia concentrazione e del mio impegno per continuare a ricoprire tale ruolo". Quello di capo della Protezione civile è un lavoro totalizzante, scriveva: "Tutte le energie devono essere dedicate a svolgere nel miglior modo possibile questa funzione senza soluzione di continuità, giorno e notte, h24 come diciamo in gergo.”
Durante il mandato Curcio ha dovuto affrontare numerosi eventi drammatici come il terremoto in Centro Italia e la tragedia dell'hotel Rigopiano. Rispetto al sisma ha subito critiche per i ritardi nei soccorsi nel periodo nevicate post terremoto e per le lungaggini nella preparazione delle piattaforme di installare dei moduli abitativi dedicati agli sfollati. Curcio si è sempre difeso adducendo la straordinarietà della situazione (una nevicata da record dopo un terremoto devastante per le stesse aree e il ghiaccio imprevisto nei terreni che non permetteva di lavorare agilmente per le piattaforme). Curcio, alla Protezione civile, ha dovuto condividere alcuni fasi d'intervento con l'ex governatore Pd della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, in quel momento Commissario alla ricostruzione, in una diarchia di ruoli non sempre proficua. Anche l'ex direttore della Protezione civile Guido Bertolaso si espresse sulla situazione: “Parlare di ricostruzione in questa fase è ridicolo e offensivo nei confronti della popolazione. Aver creato subito una struttura che si doveva occupare della ricostruzione ha destabilizzato la linea di comando e di controllo. Curcio e Errani sono due galli in un solo pollaio... L’autorità è una cosa, l’autorevolezza è un’altra. L’autorevolezza si conquista sul campo, non te la regala nessuno. Se tu sei in grado di poter essere credibile e operativo puoi criticare e contestare varie scelte politiche, altrimenti ti adegui e poi ne subisci le conseguenze”.
Attualmente Fabrizio Curcio è dirigente di prima fascia nel “ruolo speciale della Protezione civile della presidenza del consiglio dei ministri” ed ha “un incarico dirigenziale di livello generale di consulenza, studio e ricerca nell'ambito dell'Ufficio del Segretario Generale”. Abbiamo contattato la Segreteria Generale e direttamente Curcio per chiedergli un chiarimento ed un'eventuale disponibilità all'incarico. Ci ha risposto che per il momento preferisce rimandare l'interlocuzione.
Ma la nomina sembra avere più fondamento di quanto si creda.
Con Affaritaliani abbiamo contattato l'ex sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi per chiedergli una valutazione: “Come ogni istituzione deve fare in questi casi, ci ho lavorato insieme e posso dire che è una brava persona”. Il vicesindaco di Arquata Michele Franchi: “E' persona supercompetente. Con noi ha lavorato bene. E' una persona valida.” Giuliano Pazzaglini sindaco di Visso: “Commento solo la voce. Conosco Curcio ed è sicuramente una persona preparata, un nome di spessore.”
Umberto Trenta, ex consigliere regionale di centrodestra delle Marche e presidente di Mula, progetto condiviso da vari enti istituzionali delle aree colpite dal sisma per accelerare la ricostruzione, ha confermato il nome di Curcio al vertice della Ricostrzione, aggiungendo che è un nome “fortemente voluto dal Pd e parrebbe sostenuto dalla base grillina e leghista". Trenta “auspica che con la nomina di Curcio si azzerino i ritardi dovuti ad una gestione quanto meno criticabile, che si protraggono dal 24 agosto 2016 a oggi, sul processo ricostruttivo”.