Cronache
Spinello e la setta di Ramtha. Passeggiate a occhi bendati e bunker nelle case



Nel paesino in provincia di Forlì dove si è consumata la tragedia, i seguaci attendono la fine del mondo
Spinello e la setta di Ramtha, i seguaci e l'attesa dell'Apocalisse
Spinello, il paesino in provincia di Forlì dove si è consumata la strage di famiglia degli adepti della setta Ramtha è ancora sconvolto per l'accaduto. Venerdì scorso - si legge sul Corriere della Sera - una coppia appartenente ai seguaci dello spirito del guerriero, morto 35mila anni fa, si è sparata in bocca lasciando un messaggio di addio dai toni inquietanti rivolto ai figli: "Andiamo in un luogo nuovo dove vivere in pace". I coniugi vivevano in una villa-bunker e attendevano l'arrivo dell'apocalisse. Come loro in quel paesino in Romagna fanno altre decine di seguaci di Ramtha, perchè lo considerano il luogo prescelto per le sue caratteristiche uniche, aria fine e distese verdi. I seguaci dell’antico guerriero Ramtha, gli "studenti della Scuola di Illuminazione" come preferiscono essere chiamati, si sentono sotto assedio.
Due della loro comunità, - prosegue il Corriere - i coniugi Paolo Neri e Stefania Platania, che anche loro si erano costruiti il loro bel rifugio a prova di catastrofe, venerdì scorso si sono tolti la vita. Nessuno del gruppo, con cui condividevano incontri e serate, vuole parlare. "Avevano anche porte a prova di atomica", ricorda un artigiano che ha lavorato in diverse villette. Dentro erano pieni di viveri, si preparavano a una lunga resistenza. Questo gruppo di seguaci di Ramtha si aggira a Spinello in fila, con gli occhi bendati, alla ricerca dell'orientamento. Qualcuno ci ha riso su, ma tutto è sempre filato liscio. «Non abbiamo mai avuto problemi — ribadisce Daniele Valbonesi, il sindaco di Santa Sofia da cui dipende la frazione di Spinello—. Negli anni si sono integrati benissimo".