Stadio della Roma: chi è Luca Lanzalone, l'avvocato di area grillina arrestato
Agli arresti domiciliari il presidente di Acea voluto dalla Raggi. L'ex assessore Berdini: "Lanzalone, un uomo venuto da chissà dove e chissà perché"
L'annosa questione dello Stadio della Roma miete le prime vittime giudiziarie e vede nove arresti per associazione a delinquere, fra i quali l'avvocato Luca Lanzalone, presidente Acea in quota m5s.
Lanzalone, 49 anni nativo genovese come Beppe Grillo ma con basi a Crema e a Miami, compare sulla scena romana nell'agosto 2016, consegnando a un'appena insediata in Campidoglio Virginia Raggi l'elenco dei candidati voluti da Davide Casaleggio per la poltrona di direttore generale dell'Ama. Scattato immediatamente l'allarme nel Pd, Lanzalone diviene poi nel marzo 2017 oggetto di un'interrogazione da parte della capogruppo dem capitolina Michela Di Biase, la quale si domanda che genere di ruolo ricopra l'avvocato "al servizio del Comune di Roma senza un incarico ufficiale".
La Raggi lo difende a spada tratta e, all'interrogazione, risponde: "L'avvocato Luca Lanzalone il 10 febbraio ha depositato una comunicazione con la quale veniva da me incaricato di seguire alcune vicende in particolare quella della società Eurnova e quindi dello stadio".
La sindaca romana aggiunse all'epoca che, presto, sarebbe giunto un incarico, incarico che si consolidò quindi nella rilevantissima nomina a presidente di Acea (con 240mila euro annui di stipendio). Lanzalone non era nuovo a incarichi in area pentastellata, in quanto reduce dalla collaborazione con il sindaco grillino Filippo Nogarin a stretto contatto con l'assessore Lemmetti (poi trasferito a Roma con delega al Bilancio in Campidoglio), occupandosi in particolare della municipalizzata dei rifiuti Aamps. A Livorno propose il concordato per salvare la suddetta Aamps, e la stessa cosa ha fatto a Roma per la municipalizzata dei trasporti, la inguaiatissima Atac.
La notizia di Lanzalone, autentico mentore in Campidoglio, ai domiciliari è uno tsunami per la giunta grillina, già in crisi per il flop elettorale in due municipi romani, flop che molti simpatizzanti ed elettori pentastellati attrubuiscono all'effetto Raggi.
Sull'avvocato Lanzalone, che comparve a fianco dell'ora vicepremier Luigi Di Maio al forum Ambrosetti di Cernobbio, si espresse già Paolo Berdini, assessore all'Urbanistica silurato dalla giunta Raggi fra mille polemiche, definendolo: "Un uomo venuto chissà dove e chissà perché", aggiungendo: "Quest’uomo, dopo aver risolto a mio danno il problema dello stadio perché la trattativa la fece lui, assunse la carica economica pubblica più importante a Roma: la presidenza dell’Acea".
E ora il suo arresto va a incancrenire ulteriormente l'atmosfera in Campidoglio, che già si taglia con il coltello dopo la disfatta alle urne e la minaccia di silurare altri assessori. Si preannuncia un'estate crudele per la giunta Raggi. Ma soprattutto per i cittadini romani.
E intanto il senatore M5s Morra si felicita per gli arresti su Twitter.