Cronache

Stefano Cucchi, depistaggi sulla morte: pm chiede condanne per 8 carabinieri

La Procura di Roma ha chiesto la condanna di tutti gli otto carabinieri a processo per i presunti depistaggi nel caso della morte di Stefano Cucchi

Stefano Cucchi, chieste condanne per 8 carabinieri. Pm Musarò: "Non singole condotte isolate ma un’opera complessa di depistaggi durati anni"

Il pm di Roma Giovanni Musarò nel corso della requisitoria del processo sui presunti depistaggi seguiti alla morte di Stefano Cucchi, picchiato e ucciso nel 2009, ha sollecitato 8 richieste di condanna per altrettanti militari dell'Arma dei carabinieri. La pena più severa è stata sollecitata per il generale Alessandro Casarsa, all'epoca dei fatti comandante del Gruppo Roma. Per lui il pubblico ministero ha chiesto una pena di 7 anni.

Cinque anni e mezzo sono stati chiesti per Francesco Cavallo all’epoca dei fatti capufficio del comando del Gruppo carabinieri Roma. Una pena di 5 anni è stata invece sollecitata per il maggiore Luciano Soligo, ex comandante della compagnia Talenti Montesacro. Stessa pena chiesta anche per il carabiniere Luca De Ciani. Quattro anni è la richiesta avanzata dal pubblico ministero nei riguardi di Tiziano Testarmata, ex comandante della quarta sezione del nucleo investigativo. Per il carabiniere Francesco Di Sano chiesti 3 anni e 3 mesi. Tre anni sono la pena auspicata dal pm per Lorenzo Sabatino, allora comandante del reparto operativo dei carabinieri di Roma. La pena di un anno e 1 mese è stata invece sollecitata per Massimiliano Labriola Colombo, ex comandante della stazione di Tor Sapienza. Per quest'ultimo il pm ha chiesto il riconoscimento delle attenuanti generiche.

L'accusa ha inoltre chiesto l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per Casarsa, Cavallo, De Cianni e Soligo. Mentre per Di Sano, Sabatino e Testarmata l'interdizione per 5 anni. Gli otto carabinieri sono accusati a vario titolo e a seconda delle posizioni di falso, favoreggiamento, omessa denuncia e calunnia.

"C'è stata un’attivita di depistaggio ostinata, che a tratti definirei ossessiva. I fatti che oggi siamo chiamati a valutare non sono singole condotte isolate ma un’opera complessa di depistaggi durati anni", ha ricordato nel corso della requisitoria, partita nella scorsa udienza, il pm Musarò. 

L'arresto e la morte di Stefano Cucchi

Stefano Cucchi è morto il 22 ottobre del 2009 all'interno di una stanza dell'ospedale Pertini di Roma. Era stato arrestato il 15 ottobre del 2009 in via Lemonia a Roma dopo essere stato beccato in possesso di 28 grammi di hashish. A meno di 24 ore di distanza durante l'udienza del suo processo per direttissima, il 31enne presentava evidenti lesioni ed ecchimosi sugli occhi. Il 17 ottobre - a due giorni dall'arresto - viene visitato presso l'ospedale Fatebenefratelli: lesioni alle gambe e al viso, frattura della mascella, fratture alla colonna vertebrale, lesioni varie. Ricoverato successivamente all'ospedale Sandro Pertini di Roma si spegne il 22 di ottobre.