Cronache

Sting e Trudie preparano le nozze di perla, con i vini de "Il Palagio"

di Mirko Crocoli

Il cantante e la moglie hanno acquistato la tenuta "Il Palagio" nel 1997, fondata nel 1530 dalla nobile famiglia Martelli

Con la sua esperienza e dedicazione è riuscito a portare in casa Styler&Sting risultati a dir poco ragguardevoli, ove il Sangiovese ne è protagonista assoluto, affiancato da Canaiolo, Colorino, Cabernet e Merlot. Stiamo parlando del “Baci sulla Bocca”, un Vermentino al 100%, del pregiato “Sister Moon 2020” IGT Rosso, dell’iconico “Message in a Bottle”, del classico “When We Dance” e del delicato “Rosato New Day”: lavorati a vendemmia manuale nel mese di Settembre, vinificazione e affinamento in acciaio. Come è palesemente ravvisabile alcuni dei prodotti portano il nome dei successi discografici dell’artista (“Message in a Bottle” o “Sister Moon” appunto), così come presenti sulle etichette sono le firme di entrambi, in ogni bottiglia, una accanto all’altra, quasi a voler sigillare l’amore indissolubile che lega Sting e la sua consorte ad una comunità tanto generosa quanto ospitale.

Tuttavia il gioiello dell’illustre coppia – la cui mission si racchiude in una capillare selezione di partner di nicchia che sappiano apprezzare il vero piacere del Chianti - vanta anche un grazioso Farm Shop, punto d’incontro per assaggiatori, esperti, novizi, appassionati e - dallo scorso anno – si è inoltre aggiunta una piacevole pizzeria, ritrovo serale per chi desidera respirare l’aria di una location unica mentre ascolta della buona musica. A completamento (e chiusura del cerchio) di una così raffinata e complessa “opera” tutta italiana della Star di “Englishman in New York” (che da lavoro a circa 50 addetti del comprensorio) non poteva mancare Antonio “Tony” Sasa, tra i più competenti e brillanti ‘sales’ (dedito ai vini) del momento. Un bagaglio decennale alle spalle per Sasa, a partire dai primi ’90 e nato dalla frequentazione con il noto giornalista e degustatore statunitense Daniel Thomases, ideatore di “Italy’s Finest Wines” e curatore della “Veronelli Guide”.

Ma il plauso più grande va soprattutto a colei che ha saputo valorizzare le caratteristiche di un territorio genuino e affabile come quello dei Colli Fiorentini; la Sig.ra Styler, vera e propria mente de “Il Palagio”, creatrice e visionaria di una realtà che oggi viene apprezzata in diversi continenti, colei che fin dall’inizio (pur operando in un ambiente in costante evoluzione) ci ha sempre creduto. E’ lei ad aver scelto in prima persona uno degli esperti più caparbi e stimati (R. Cotarella), ed è sempre lei che ha seguito capillarmente l’intero iter aziendale: dalla raccolta alla produzione, fino alla fase conclusiva (il delicato approccio
con la promozione e le vendite), senza mai far venir meno la ricerca della perfezione; emblema assoluto per una donna che ha sempre vissuto nella bellezza delle arti visive e cinematografiche. Ed è chiaro che dai Premi sin qui vinti dalla sua cantina l’accurato e analitico modus operandi sembra, senza dubbio alcuno, averle dato ragione. D’altronde – come ella ben sa – pur tra mille difficoltà iniziali, il Belpaese ha un potenziale impareggiabile quando a ‘parlare’ sono i vini, gli oli, i mieli e il nuovo futuristico mercato targato “BIO”! Già perché, da non dimenticare, al “Palagio” si produce anche dell’ottimo miele, ideale toccasana per chi ama viver bene e in maniera salutare.