Cronache
Strage Stresa, Nerini: "Tranquilli, non succederà mai niente alla funivia"
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Un dipendente: "Quella mattina il protocollo non venne rispettato. Ma già da tre settimane si viaggiava con i forchettoni aperti"
Strage Stresa, Nerini: "Tranquilli, non succederà mai niente alla funivia"
La tragedia del Mottarone che è costata la vita a quattordici persone che da Stresa salivano in quota su una cabina della funivia fino a 1500 metri di altezza, è ancora avvolta nel mistero. Ci sono tre indagati, ma ognuno fornisce versioni diverse, l'unico che si è assunto la responsabilità del crollo è il responsabile dell'impianto Gabriele Tadini. Ma dalle indagini, risultano sempre più evidenti le responsabilità anche del proprietario Luigi Nerini. Un misto - si legge sul Messaggero - di sprezzo delle norme e superficialità condensato nella deposizione dell'addetto Fabrizio Coppi: "Ricordo che nel 2012, quando iniziai a lavorare, il gestore Luigi Nerini parlando a proposito del pericolo sul lavoro in funivia mi disse che tanto non sarebbe mai successo niente".
"Questa frase - prosegue il Messaggero - mi rimase impressa perché poi il mese dopo fui costretto a calare trentotto persone da una cabina rimasta bloccata". Che le basilari regole di sicurezza, alla funivia del Mottarone, restassero nel manuale e non venissero applicate lo raccontano i dipendenti dell'impianto. Che anche ieri sono stati ascoltati dai carabinieri ai quali, un pezzo dopo l'altro, forniscono un quadro sconcertante sul funzionamento della struttura.