Cronache
Strage via D'Amelio, ferita ancora aperta: ricordare è un dovere collettivo
Il 19 luglio ricorre il 31° Anniversario dell’Eccidio di via D’Amelio, uno dei peggiori attentati di stampo terroristico-mafioso: ricordare è dovere
Strage di via D’Amelio e l'importanza della memoria: il commento
Ci sono certe ferite che non si rimarginano mai e che nonostante il tempo mostrano ancora tracce nel tessuto sociale e sul corpo della giustizia italiana, la Strage di via D’Amelio è una di queste.
Il 19 luglio ricorre il 31° Anniversario dell’Eccidio di via D’Amelio, uno dei peggiori attentati di stampo terroristico-mafioso avvenuto in Italia, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino, membro del pool antimafia, e cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
La responsabilità collettiva della Memoria storica è anche e soprattutto ripercorrere pagine fosche del nostro passato per serbare vivo il ricordo di grandi uomini che si sono sacrificati per il bene del Paese e conservare e tramandare di questi ultimi i nobilissimi valori etico-civili. Ripercorriamo, quindi, brevemente quei momenti terribili che hanno segnato la storia recente dell’Italia.